Si tratta di una pratica che negli ultimi anni si è diffusa sempre più tra i neo genitori. Portare i neonati in piscina è una scelta un tempo forse considerata molto più audace, oggi quasi all’ordine del giorno. Così che, una volta trascorse poche settimane dal parto, quelle necessarie alla mamma per riprendere le forze e recuperare il giusto spirito, arriva il momento di intraprendere questa avventura con il nuovo arrivato. I dubbi, specie per i genitori alla prima esperienza continuando ad essere molti e molti sono coloro a chiedersi se i possibili rischi legati a questa attività valgano i benefici che gli si attribuiscono.
Il nuoto neonatale rappresenta sicuramente un’esperienza unica ed irripetibile per la nuova famiglia. Il contatto con l’acqua risveglia nel bambino il ricordo ancora molto vivo dell’utero materno. Si tratta di una sensazione piacevole che favorisce un clima di intimità con mamma e papà e che tranquillizza il bambino che, cullato tra le braccia ed allo stesso tempo immerso nell’acqua, trova la sua dimensione ideale.
Ma qual è il momento giusto per iniziare? Se fino a qualche anno fa la tendenza era di aspettare i 6 mesi di vita del bambino, affichè tutte le vaccinazioni necessarie fossero già state effettuate, oggi non se ne riscontra più il bisogno non trovando fondamento in prove scientifiche ed il momento giusto è quello nel quale la famiglia stessa si sente pronta ad affrontare la nuova attività. L’importante sarà non forzare il bebè nel caso in cui mostri qualche segno di fastidio.
Solitamente la maggior parte delle piscine inizia i corsi di nuoto intorno alle 12 settimane, anche se, considerato il fatto che quelle più frequentate potrebbero risultare troppo rumorose ed arrecare qualche fastidio al neonato, si potrebbe aspettare che sia un po’ più grandicello. Quì trovate tutto quello che vorreste sapere sul nuoto neonatale. Leggete anche “L’importanza del nuoto per i bambini piccoli”.
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