Dall’esigenza di avere a disposizione ogni mezzo possibile adatto alle cure dei neonati nasce in Italia, presso l’ospedale San Bortolo di Vicenza e grazie ad un team di esperti, coordinati da Claudio Ronco, la mini macchina per dialisi. Si chiama Carpediem (nome derivato dall’acronimo Cardio-Renal Pediatric Dialysis Emergency Machine) ed è già stata utilizzata con successo su una bimba nata nell’agosto dello scorso anno, nata con gravi problemi a seguito di un parto difficile. Fino ad ora per potere sottoporre i neonati a tale tipologia di cure si è sempre fatto ricorso alle macchine standard le quali, nonostante le opportune modifiche, non risultano adatte specie in presenza di bambini che pesino meno di 15 chili.
Come spiegato dallo stesso dott. Ronco, non è raro che tali macchine possano provocare errori nei volumi rendendo possibile l’estrazione di troppi fluidi dall’organismo, generando così seri cali di pressione e disidratazione, oppure, nel caso contrario ipertensione, gonfiore ed edema. In entrambi i casi si tratta di complicazioni da non sottovalutare. La mini macchina per dialisi ideata presso l’Opedale San Bortolo, invece, lavora in maniera accurata in special modo sui bambini tra i 2 ed i 10 chili.
La macchina, a detta degli ideatori, potrebbe trovare impiego in numerose altre situazioni, come ad essempio le fasi successive agli interventi di cardiochirurgia in presenza di patologie legate ai reni o in caso di insufficienze renali acute. Gli stessi si augurano altresì che il successo di della loro macchina possa incoraggiare lo sviluppo di altre tecnologie mediche dedicate ai neonati e ai bambini molto piccoli.
La progettazione, durata 5 anni durante i quali i medici si sono dedicati alla miniaturizzazione delle pompe e dei circuiti interni e alla verifica del corretto funzionamento presso i propri laboratori, è stata finanziata dall’associazione Amici del rene di Vicenza. Promette dunque di rivoluzionare la cura nei neonati con problemi renali gravi la Carpediem.
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