Sarà l’atmosfera delle feste, saranno i giorni di riposo, ma pare proprio che a Natale le coppie siano nettamente propense a concepire di più. Non si tratta di una semplice supposizione visto che la conferma arriva da uno studio dell’Università dell’Indiana, pubblicato sulla rivista Scientific Reports.
Anche in Italia la ricerca sembrerebbe trovare una certa conferma visto che i dati ISTAT parlano chiaro: nel periodo delle feste si registra l’aumento di ricerche e argomenti legati al sesso e alla gravidanza e nove mesi dopo si assiste a un aumento delle nascite.
Ma l’aumento del concepimento nel periodo di Natale trova la sua causa in fattori di carattere sociale e non biologico.
Ma quali sono i fattori culturali che in questo periodo dell’anno influenzano la stagionalità del concepimento?
Lo studio statunitense ha preso in considerazione i dati provenienti da oltre di 130 paesi relativi alle ricerche fatte su Google relative a ricerche sul sesso e sulla gravidanza tramite strumenti di analisi del traffico web.
E lo studio, condotto da dati raccolti fra il 2010 e il 2014, ha messo in evidenza che l’interesse verso il sesso tende a crescere nel periodo delle festività religiose rispetto al resto dell’anno: nei paesi cristiani il picco delle ricerche su Google si registra a Natale, ma la ricerca conferma per ad esempio per i paesi musulmani l’incidenza delle ricerche aumenta in occasione di Eid-al-Fitr, festa conclusiva del Ramadan.
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E secondo i ricercatori l’aumento dell’interesse verso il sesso è legato a fattori culturali dato che aumenta in corrispondenza di feste legate alla famiglia e non ha nulla a che fare con fattori di carattere climatico, di temperatura o di alimentazione, ma si tratta di motivazioni di carattere culturale e sociali.
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