I dolci ormai di mangiano tutto l’anno senza troppe rinunce, ma proprio in occasione del Natale i dolci come per magia si moltiplicano sulle nostre tavole e visto che la maggior parte dei bambini è golosa, il rischio di accumulare troppi zuccheri in questi giorni è veramente concreto.
La conferma arriva dall’Osservatorio Grana Padano che mette in evidenza l’eccessivo consumo di zuccheri, soprattutto a Natale.
L’indagine conferma che mediamente l’energia introdotta quotidianamente dal consumo di zuccheri semplici corrisponde a circa il 20% dell’introito calorico giornaliero totale: una percentuale fin troppo alta considerando invece che secondo i LARN (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana) l’energia quotidiana totale proveniente dagli zuccheri semplici dovrebbe essere inferiore al 15%.
A Natale è ovvio che la situazione peggiori considerevolmente per cui è bene prestare particolare attenzione.
L’indagine dell’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano è stata condotta sulle abitudini alimentari di 5.400 italiani (58% femmine, 42% maschi) e ha confermato che non esiste differenza di consumi fra maschi e femmine: il 57% degli intervistati (sei su dieci) consuma merendine, brioche e croissant.
Se il gelato resta il dolce preferito, il cioccolato resta il dolce più consumato: il 7% degli intervistati lo gusta tutti i giorni e il 16% da 2 a 4 volte alla settimana.
Oltre agli alimenti, ci sono poi gli zuccheri liberi, quelli che vengono aggiunti a latte, tè e caffè, ma includono anche succhi di frutta e bibite. L’organizzazione mondiale della sanità fissa la percentuale massima di energia quotidiana derivata al 10% considerando che quotidianamente non si dovrebbero superare i 10 cucchiaini totali, ovvero 50 grammi pari a circa 200 kcal al giorno. L’ideale quindi è non rimanere senza zuccheri nel sangue, ma neppure esagerare sopratutto con gli zuccheri semplici e soprattutto quelli aggiunti in bevande e preparazioni. Va bene allora concedersi qualche strappo alla regola a Natale, ma mai senza esagerare.
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