Quello di cui vi sto per parlare, le donne che muoiono per parto, è un argomento molto triste; credo però sia giusto sensibilizzare l’opinione pubblica e magari anche le istituzioni affinché trovino al più presto una soluzione.
Pensate che nel mondo ogni minuto una donna perde la vita a causa di complicazioni legate alla gravidanza e al parto. Non solo. Anche l’aborto clandestino o comunque sia praticato in condizioni non sicure provoca moltissimi decessi: ben 68 mila. Questi sono soltanto alcuni dei dati presentati a Roma, presso la sede dell’Enciclopedia italiana, da ActionAid, Aidos e Cestas che hanno curato il rapporto 2010 La salute materna dai finanziamenti al campo. Le politiche che fanno la differenza.
Altri preoccupanti dati riguardano le 350 milioni di coppie che non hanno accesso ai vari strumenti contraccettivi ed al fatto che ben 14 milioni di adolescenti di età compresa tra i 15 ed i 19 anni diventano genitori. E sebbene
i finanziamenti internazionali a favore dello sviluppo siano aumentati, il tasso di mortalità e malattia legato alla riproduzione è rimasto sostanzialmente invariato negli ultimi 15 anni
A quanto sembra questo in parte è causato da una distribuzione non equa dei finanziamenti
circa il 75% dei fondi (ma in alcuni Paesi come Uganda e Tanzania si parla di 90-95%) sono destinati al controllo e cura di malattie a trasmissione sessuale come l’Aids, il tutto a discapito dei finanziamenti per servizi di base per la salute riproduttiva, servizi di pianificazione familiare e ricerca
Il rapporto ha preso in esame tre casi di studio: Uganda, Tanzania e Nepal ed è emerso che sebbene ci siano alcune differenze i problemi restano sostanzialmente gli stessi
strutture sanitarie inadeguate, mancanza di personale specializzato, scarso accesso a informazioni e contraccettivi
Secondo i curatori del rapporto le soluzione per far fronte a questo problema non sarebbero costose:
basterebbe gestire meglio i finanziamenti, formare personale e offrire informazioni
Via| Donna.tiscali.it
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