È danese il metodo danese per crescere figli felici. Da che cosa dipende? Da oltre 40 anni la Danimarca domina il World Happiness Report, la classifica dei Paesi più felici stilata ogni anno dalle Nazioni Unite, tanto da diventare oggetto di studi sociologici. Dopo tredici anni di ricerca e collaborazione, Iben Sandahl, psicologa, e Jessica Joelle Alexander, giornalista americana sposata con un danese, ritengono di aver scoperto il vero segreto della felicità del piccolo Paese del nord e lo svelano in questo manuale rivoluzionario.
Il libro s’intitola “Il metodo danese per crescere bambini felici” (Newton Compton editore, pagg. 215, 10 euro) e racconta che alla base dell’appagamento ci sia il modo in cui genitori e figli si relazionano tra di loro, l’empatia e la capacità degli adulti di offrire strumenti e istruzioni senza porre ultimatum ai piccoli. Sandahl e Alexander sono riuscite nell’intento di scrivere una guida pratica, da poter seguire passo passo per analizzare i propri comportamenti, evitare errori e orientare i propri metodi educativi nella giusta direzione. Alexander ha commentato:
“Nelle scuole danesi. si insegna l’empatia fin dai primi mesi di vita. Ma ci sono altri punti importanti in questo tipo di educazione: il gioco libero e cercano di non nascondere nulla ai figli su tutti gli aspetti della vita, cercando di non esagerare con le lodi. L’obiettivo è premiare sempre lo sforzo del bambino, non il risultato. Lo sforzo continuo dei genitori è quello di trovare i dettagli più positivi in una situazione negativa o di formularla in modo diverso”.
Se questo vi pare poco sappiate che in Danimarca sono vietati anche schiaffi, sculacciate e qualsiasi tipo di punizioni corporali.
“Sono vietati in 49 paesi e tra questi la Francia. La severità e le punizioni allontanano i bimbi dai genitori, interrompono la comunicazione. Creano paura, ansia e nervosismo. I danesi puntano a far capire le regole ai più piccolo”.