Merendine e snack vengono spesso additati, insieme alla vita sedentaria, come responsabili del dilagare di sovrappeso e obesità tra i bambini. Ne sono evidentemente ben consapevoli le case produttrici se è vero che negli ultimi anni ne hanno variato ingredienti e composizioni per rendere questo tipo di alimento almeno un po’ più salutare.
Secondo i dati raccolti dall’Aidepi (Associazione delle industrie del dolce e della pasta italiane), infatti, molti produttori, dal 2008 ad oggi, hanno ridotto il contenuto di acidi grassi trans, soprattutto di temibili grassi idrogenati, sodio e zuccheri delle loro merendine. Un cambiamento di rotta che potrebbe avere risultati incoraggianti e che potrebbe portare ad una notevole diminuzione dell’introito di grassi e zuccheri nella dieta dei bambini se unito alla riduzione delle porzioni, come dimostrato da uno studio condotto di recente in Belgio.
Gli studiosi belgi hanno offerto a un campione di circa ottanta bambini una merenda a base di biscotti; il numero di biscotti era uguale per tutti salvo per il fatto che per un gruppo questi erano stati spezzati a metà. I bambini di questo gruppo avevano consumato, in termini di peso, il 25 per cento in meno dei biscotti risparmiando così ben 68 calorie.
Apporti calorici più modesti, sempre secondo l’Aidepi, rientrano già da tempo negli obiettivi di molte industrie dolciarie e il cambiamento è già in atto: basti pensare che attualmente una porzione media di gelato apporta circa 190 calorie contro le oltre 200 del 2008. Tuttavia, avverte Paolo Simonetti, docente di Nutrizione della Collettività all’Università di Milano, la prima regola resta la moderazione con un occhi sempre attento alle etichette.
E, ci permettiamo di aggiungere noi, è fondamentale che abbondino sulle tavole soprattutto alimenti freschi e frutta di stagione a merenda unite a uno stile di vita sano e attivo. Uniche armi realmente vincenti contro sovrappeso e obesità.
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