Non so voi, ma quando aspettavo i miei due bambini ho avuto la sensazione che il mio cervello fosse andato in tilt, dimenticavo le cose, ero sbadata e sovrappensiero, calcolando che invece in tempi non sospetti la mia concentrazione è sempre stata altissima e la mia memoria mi ha sempre permesso di risparmiare i soldi per le rubriche telefoniche, la cosa mi è sembrata alquanto strana. E la cosa non è cambiata quando sono nati i bambini e la mia memoria ha inevitabilmente perso di smalto. Personalmente ho sempre pensato che ci fosse una relazione tra memoria, gravidanza e maternità, ma una nuova ricerca arriva dall’Australia per sfatare questo mito che, secondo i risultati ottenuti, è assolutamente privo di fondamento. Il British Journal of Psichiatry ha pubblicato questo studio volto ha dimostrare che la gestazione non influisce sul cervello e sulla sua concentrazione e condotto dall’Australian National University.
Parte del problema e’ che i manuali sulla gravidanza dicono alle donne che possono andare incontro a problemi di memoria e di concentrazione, cosi’ le donne e i loro partner sono pronti ad attribuire i vuoti di memoria a un sintomo fisico della gravidanza. Le donne incinte probabilmente spostano la loro attenzione dalle questioni di lavoro alla nascita del bambino, mentre le neomamme si concentrano solo sul nascituro
ha spiegato Helen Christensen, che ha coordinato lo studio.
I vuoti di memoria e la difficoltà di concentrazione sarebbero quindi solo cambiamenti dovuti alle nuove priorità che spostano l’attenzione della donna sulla cura del suo stato e non possono, secondo gli scienziati, essere etichettati come ‘deficit cognitivi’ provocati dalla gravidanza. La ricerca australiana ha coinvolto 1.241 donne di eta’ compresa tra i 20 e i 24 anni che sono state sottoposte a test mentali sulla memoria ad intervalli regolari per un periodo di tempo complessivo pari a 4 anni. Sul totale delle donne 76 hanno affrontato i test mentre erano incinte e 188 dopo il parto. I risultati sono stati netti, i ricercatori non hanno ravvisato alcun cambiamento significativo nell’agilità mentale delle donne o nella memoria. Inoltre, non sono state registrate differenze significative nei punteggi dei test delle donne in procinto di diventare mamme e nelle altre donne non incinte.