Nonostante il tempo non sia troppo benevolo sull’Italia, siamo quasi in primavera, ma il mese di marzo effettivamente è sempre abbastanza altalenante, pronto a salutare l’inverno e ad accogliere la bella stagione.
Per celebrarla, ecco quattro poesie dedicate a marzo e adatte anche ai bambini un po’ più grandi. Proponiamo la Canzone di Marzo di Giovanni Pascoli, Marzo di Theophile Gauthier, Marzo di Alfred de Musset, 21 marzo di Gianni Rodari.
Canzone di Marzo
di Giovanni Pascoli
Che torpida notte di marzo!
ma che mattina tranquilla!
che cielo pulito! che sfarzo
di perle! Ogni stelo, una stilla
che ride che brilla su lunghe parole.
Le serpi si sono destate
col tuono che rimbombò primo
Guizzavano, udendo l’estate,
le verdi cicigne tra il timo;
battevan la coda sul limo
le biscie acquaiole.
Ancor le fanciulle si sono
destate, ma per un momento;
pensarono serpi, a quel tuono;
sognarono l’incantamento.
In sogno gettavano al vento
le loro pezzuole.
Nell’aride bresche anco l’api
si sono destate agli schiocchi.
La vite gemeva dai capi,
fremevano i gelsi nei nocchi.
Ai lampi sbattevano gli occhi
le prime viole.
Han fatto, venendo dal mare,
le rondini tristo viaggio.
Ma ora, vedendo tremare
sopr’ogni acquitrino il suo raggio,
cinguettano in loro linguaggio,
ch’è ciò che ci vuole.
Sì, ciò che ci vuole. Le loro
casine, qualcuna si sfalda,
qualcuna è già rotta. Lavoro
ci vuole, ed argilla più salda;
perché ci stia comoda e calda
la garrula prole.
Marzo
di Theophile Gauthier
Mentre affannato e irrequieto
corre l’uomo da mane a sera,
Marzo che ride in suo segreto,
prepara il tempo a Primavera,
ponendosi alacre al lavoro,
appresta il collare di trina
e cesella il bottone d’oro.
Per te sotto l’erbe nasconde
una fragola ormai matura,
ed intreccia un serto di fronde
che ti salvi dalla calura.
Marzo
di Alfred de Musset
Nei boschi, da sera a mattina,
si schiudono fresche sorprese:
leggero sui prati cammina
Marzo, incantevole mese.
Ancora non c’è l’usignolo
ricolmo di note e di trilli,
ma lungo le prode e nel brolo
già fremono e parlano i grilli.
E, guarda, la siepe s’è desta
coperta di fiori, odorosa;
il pesco s’ammala di festa
schiudendo i suoi petali rosa.
C’è pioggia, c’è vento, c’è Sole:
è Marzo, ogni cosa ha un incanto:
è Marzo che piange e non vuole..
che mostra il sorriso tra il pianto.
21 marzo
di Gianni Rodari
La prima rondine venne iersera
a dirmi:
È prossima la Primavera!
Ridon le primule nel prato, gialle,
e ho visto, credimi, già tre farfalle.
Accarezzandola così le ho detto:
Sì è tempo, rondine, vola sul tetto!
Ma perchè agli uomini
ritorni in viso come nei teneri
prati il sorriso un’altra rondine
deve tornare dal lungo esilio,
di là dal mare.
La Pace, o rondine, che voli a sera!
Essa è per gli uomini
la primavera.
POESIE DI PRIMAVERA, TRE PROPOSTE PER I BAMBINI
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