Le nostre mani sono uno strumento importantissimo, servono per prendere, afferrare ma anche per conoscere il mondo, soprattutto quando si è piccolini. Ecco quindi che, toccare, per loro è istintivo ed è un’abitudine difficile da correggere. È importante però lavorare in questo senso, non solo perché non è un gesto particolarmente educato e per una questione di sicurezza.
Secondo i dati del Siniaca, ogni anno circa 30 mila bambini sono ricoverati in ospedale per traumi alla mano come ferite da taglio, cadute, ustioni, schiacciamenti, spesso provocati all’interno delle mura domestiche. Nasce così il progetto “mani sicure” (www.manisicure.eu), voluto dal Gruppo di studio della Società Italiana di Chirurgia della Mano, con l’obiettivo di creare e diffondere una sensibilità civica e culturale sull’infortunistica alla mano.
Quali sono le principali minacce? Per esempio, la ventola del phon e i fornelli (che vanno protetti con barriere fisiche). Bisogna poi evitare il trasporto di vetri e ceramiche e far maneggiare ai bambini solo stoviglie di plastica sarà un altro utile accorgimento in cucina. Cercate poi di bloccare le antine – in tutte le stanza della casa – con protezioni di gomma (bloccate lo sportello del forno, soprattutto se è posizionato in basso).
Tra i problemi più frequenti, ci sono le ferite da ustione, considerati la terza causa più comune di trauma pediatrico dopo gli incidenti automobilistici e gli incidenti da annegamento. La maggior parte delle ustioni avviene all’interno delle mura domestiche: in cucina nel 35% dei casi, poi in salotto, in camera da letto o nel bagno. In questo caso bisogna fare attenzione alla temperatura del bagnetto, l’eliminazione di fiammiferi o accendini dalla portata dei bambini, l’utilizzo di rilevatori di fumo e di indumenti ignifughi come pigiami o maglie. Sono molto pericolosi anche il tritacarne e i frullatori, che spesso vengono utilizzati senza le dovute precauzioni con danno davvero molto spiacevoli.
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