Le mamme di oggi sono delle vere super mamme, alla faccia del femminismo. Gestiscono casa, figli, marito e nella maggior parte dei casi, hanno anche un lavoro. Tutto è perfettamente ottimizzato, dalla borsa del piccolo, sempre ricca di ogni necessità, ai pasti pronti in tavola all’ora ideale. Attenzione però, se essere organizzati è questione di sopravvivenza, a volte non è poi così positivo per il bambino.
Dietro alla manipolazione, alla massima organizzazione, alla perfezione a tutti i costi ci sono gravi rischi psicologici. Da una parte ci può essere il delirio di onnipotenza dall’altro il senso di inferiorità e inadeguatezza. Una madre che si occupa a 360 gradi dell’organizzazione familiare senza mai tralasciare nulla, in modo direi ossessivo, ha bisogno di sentirsi insostituibile, perfetta e naturalmente questo implica una condizione sottostante di ansietà e terrore del giudizio negativo da parte degli altri.
Ha commentato lo psichiatra Massimo Di Giannantonio. Purtroppo, non c’è solo quindi la necessità di gestire il caos della famiglia, ma anche un grande insicurezza e un ancor più enorme senso di colpa. Ma avere una super mamma per un figlio è positivo o no? Dipende dalla predisposizione caratteriale del bambino: ci sono piccoli che cercano l’identificazione con il genitore e da adulti diventeranno madri e padri super organizzati, bimbi che si sentono soffocare. Si rischia di portare il figlio alla ribellione, appena l’età glielo consente. Alberto G. Ugazio, direttore del Dipartimento Medicina pediatrica dell’Ospedale Bambino Gesù, ha infatti aggiunto:
Una madre leader in generale può essere una cosa positiva, ma quando si trasforma in un’istitutrice le cose cambiano. Le madri iperattive e iperdirettive, che organizzano in modo frenetico, sempre e comunque, il tempo dei loro figli fanno pensare quanto quelle che abbandonano i loro figli a se stessi perché troppo prese dal lavoro. I più piccoli hanno bisogno del loro tempo per pensare, tempo per loro stessi.
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