Non che ci sia una vera e propria emergenza, ma ultimaente si sente spesso l’associazione tra reati connessi allo spaccio di droga e la maternità. La prima impressione è che ci si sente in una sorta di inviolabilità, un lascia passare che approfitta della buona fede: “ti pare che una mamma spaccia”?!? Le stesse mamme che trovano le strisce rosa al supermeccato occupate e che alla fila in banca o alla posta non c’è nessuno a concederle il posto.
L’ultima curiosità riguarda una ragazza di 24 anni che a Padova è stata fermata con 21 spinelli sotto il pancione. Neanche a dirlo si trattava del concerto di J-Ax, noto rapper milanese che dieci anni fa scrisse una canzone sarcastica proprio dedicata alla Marijuana.
A Reggio Emilia, dopo il marito, anche una giovane neo mamma nigeriana è stata fermata per spaccio di sostanze stupefacenti, questa volta si tratta di cocaina. Ma quello che più sconcerta è il nuovo “modus operandi” di nascondere la droga dentro il passeggino. Non dev’essere bello ne gratificante per un agente di polizia dover fare una perquisizione a una carrozzina, d’altronde siamo stati tutti bambini e innocenti. In Valpolcevera, nel sottopassaggio ferroviario tra Mignanego e Pontedecimo, è stata arrestata una giovane coppia che nascondeva eroina nel passeggino della figlia.
Chi pensa di farla franca nascondendo la droga nei luoghi “inviolabili” della maternità probabilmente non ha quell’istinto di protezione di cui ogni mamma dovrebbe essere necessariamente dotata. Spero di non scadere nella retorica e ognuno è libero di vivere la sua vita come meglio crede, ma di fronte ai figli ci si deve necessariamente responsabilizzare e non pensare che si può continuare a vivere con le marchette.
Al di la del discorso morale far crescere un figlio in un clima di illegalità è pregiudicarne il percorso educativo: la mamma pusher non è proprio un angelo del focolare.
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1 commento su “Mamme a tempo perso e pusher a tempo pieno”