E’ quanto emerso dall’ultimo rapporto di Save the Children avente ad oggetto lo “Stato delle madri nel Mondo”. La più grande organizzazione internazionale che lotta da anni per la salvaguardia dei diritti dei bambini ha stilato una sorta di classifica avente come oggetto la qualità e le condizioni di vita di mamme e figli nei vari Paesi del Mondo. Tra questi l‘Italia si trova al 17°esimo posto mentre la maggior parte degli stati in cui madri e figli vivono meglio si trovano in Scandinavia. Infine, com’è facile da immaginarsi, i bambini che vivono peggio sono in Africa.
Finlandia, Svezia e Norvegia occupano quindi le prime posizioni mentre il Congo chiude la “classifica”. I fattori sui quali è basato il 14esimo rapporto di Save the Children sono 5 e si possono riassumere nello stato di salute della madre unitamente al rischio di morte del bambino legato al parto, nel grado di benessere dei più piccoli e nella percentuale della loro morte entro il quinto anno di età, nel livello di istruzione, nelle condizioni economiche e nel numero di donne che rivestono una carica presso il Governo.
Ciò che salta subito all’occhio è la netta differenza tra i paesi industrializzati e quelli ancora in via di sviluppo. Ciò si evince a partire dallo stato di istruzione: mentre in Finlandia si può contare su 17 anni circa in Congo gli anni si riducono ad 8 mentre in Somalia solamente a 2. Altra sostanziale differenza sta nel tasso di mortalità dei bambini sotto i 5 anni. In Congo il numero si aggira sui 167 ogni mille, mentre in Finlandia a soli 3. Per quanto riguarda l’Italia invece se da un lato i numeri relativi allo stato di salute delle madri e dei bambini (il tasso di mortalità di questi ultimi si aggira su 3,7 su 1000) ed al tasso di istruzione (16 anni circa) non sono preoccupanti, la percentuale delle donne al Governo (non tenendo conto di quello attuale) fa scendere drasticamente l’Italia di molte posizioni.
Da sottolineare infine il fatto che, nonostante il tasso di mortalità dei bambini entro i 5 anni e delle madri siano entrambi calati significamente negli ultimi 22 anni, sono ancora troppe, circa 800, le mamme che muoiono ancora oggi, ogni giorno, per circostanze legate al parto mentre ben 7 milioni i bambini sotto il quinto anno di età.
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