Le mamme che lavorano preparano piatti meno sani?

Le mamme che lavorano non sono per questo meno oberate dalle faccende domestiche rispetto a quelle che si occupano a tempo pieno della cura della casa e dei figli. Lo sappiamo già. Questo, in alcuni casi, può condurre a dedicare poco tempo alla preparazione dei pasti e ad orientarsi pericolosamente su snack e piatti pronti che non giovano alla salute. Il dato però riguarda soprattutto le mamme lavoratrici statunitensi i cui i figli sono mediamente più in sovrappeso rispetto a quelli delle mamme che non lavorano. Questo è quanto risulta da uno studio condotto da un gruppo di ricercatori della Cornell University su un campione di oltre 25mila mamme con almeno un figlio di età inferiore ai 18 anni.Per nostra fortuna la cosa non riguarda le famiglie italiane presso le quali si registra anzi la tendenza opposta: sono i figli delle donne lavoratrici ad esse meno in sovrappeso, forse perchè, per forza di cose, sono costretti dai ritmi familiari a trascorrere meno tempo davanti a tv e videogiochi. Resta però il fatto che il lavoro di mamma spesso non consente la preparazione di pietanze preparate con ingredienti freschi e genuini.

Cosa fare? Margherita Caroli, pediatra ed esperta di nutrizione dell’Asl di Brindisi sottolinea l’importanza di pianificare i pasti coinvolgendo i bambini ed assicurandosi che questi siano quanto più possibile vari e includano, in misura maggiore di quanto consueto, pesce e legumi (alimenti un po’ snobbati soprattutto dai più piccoli).

Fondamentale, aggiunge MariaGrazia Strepparava, docente di psicologia clinica all’Università di Milano-Bicocca, anche la condivisione del momento del pasto. Che sia fatto in casa o già pronto è importante che il pasto venga consumato seduti tutti intorno allo stesso tavolo e che lo “sgarro” sia occasionale e consapevole.

E poi, non colpevolizzatevi. Portare in tavola piatti pronti non fa di voi una cattiva madre.

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