La mamma è una sola ed è unica al mondo. Ora, questo non è un inno alla mamma, semmai alla donna, perché è stato diffuso il primo rapporto Onu che ha analizzato il ruolo dei padri (State of the World’s Fathers) ed è stato evidente una disparità di genere nella cura dei figli. Persistono grandi disuguaglianze tra i genitori, con le donne che dedicano da due e dieci volte più tempo degli uomini per la cura dei bambini.
I padri sono davvero molto migliorati. Il ruolo è cambiato moltissimo: sono numerosi quelli che cambiano il pannolino, danno la pappa e mettono a nanna la sera il piccolino. Purtroppo però non è così ovunque. E anche nei Paesi in cui l’emancipazione femminile è diffusa, non esiste una condivisione alla pari dei lavori domestici.
È un dato importante perché le donne nel mondo rappresentano il 40% della forza lavoro e il 50% dei produttori di cibo a livello globale. Chelsea Clinton, che si è occupata di questo rapporto ed è diventata mamma da poco (Charlotte, la sua prima bimba, ha 8 mesi), ha così commentato:
Non avevo capito che una delle grandi gioie di diventare madre sarebbe stata quella di guardare mio marito diventare padre. Gli sono così grata per la sua dedizione, il suo sostegno, il suo amore, e per ciò che fa per lei ogni singolo giorno.
È questo che fa la differenza: gli uomini guardano le donne diventare mamme come se fosse una cosa normale, un impegno destinato al loro genere, le donne guardano gli uomini diventare padri e sono grate per quello che fanno per i loro bambini. Nessun obbligo, solo la felicità nel vedere così tanto amore. Il rapporto afferma che una percentuale dei padri che va dal 61% al 77% sarebbe pronta a lavorare di meno se potessero passare più tempo con i propri figli, ma soltanto 92 Paesi offrono il congedo di paternità, e la metà di questi prevedono meno di tre settimane di assenza dal lavoro. E questo è il secondo grave problema.
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