Avere un figlio dopo i 40 anni è un’operazione rischiosa. Tutto è più complicato: la gravidanza può presentare qualche spiacevole imprevisto e anche dopo, durante la crescita e l’educazione, si rischia di essere un po’ più nonne che mamme. Bene, signore, un nuovo studio contrasta questa teoria: i bambini delle mamme over 40 sono molto più brillanti.
Secondo i ricercatori dell’University College di Londra, i piccoli arrivati da gravidanze tardive (chiamiamole così) sono particolarmente fortunati, perché la loro salute sarà più curata, avranno meno probabilità di finire in ospedale e impareranno a parlare prima. Ma ‘è di più. Saranno più forti caratterialmente e maggiormente in grado di relazionarsi con il mondo esterno.
Per giungere a questa tesi, gli esperti hanno analizzato ben 78mila bambini, nati tra il 2000 e il 2002 in Inghilterra. Durante la ricerca sono stati ovviamente considerati numerosi fattori, tra cui il sesso del bimbo, età, peso alla nascita, età del padre, reddito familiare e il ceto sociale. Sembrerebbe che le donne più anziane che diventano madre lo fanno con più consapevolezza e a un punto della loro vita in cui sono arrivate.
È quindi più facile che ci sia benessere economico, che la coppia sia stabile e che l’istruzione complessivamente sia più alta. Ciò vuol dire che superato l’ostacolo gestazione, durante la crescita, le mamme agèe saranno maggiormente in grado di soddisfare le esigenze del bambino e di accudirlo con maggiore sensibilità (si può chiamare anche ansia). Stando ai dati riportati dalla ricerca, il rischio che a 9 mesi di vita il bimbo abbia un incidente è del 9,5% per i figli di madri ventenni, mentre scende al 6,1% per i bebè di mamme quarantenni.
I dati sul ricovero sono interessanti: il rischio che un bimbo sempre di nove mesi vada in ospedale è del 16 percento per le mamme giovani e del 10,7 percento per quelle più anzianotte. E poi le mamme attempate nel 98,1 percento dei casi vaccina il suo bimbo.
Photo Credit| ThinkStock