Quante volte il bambino ha lamentato uno strano mal di pancia? Possono esserci numerose risposte a questo problema. Secondo il pediatra di Milano Italo Farnetani, spesso è provocato da errori alimentari, soprattutto legati al fatto che i bambini mangiano poca frutta e verdura, ma anche dalla tensione emotiva, infatti aumenta durante i periodi più difficili dell’anno scolastico.
“Talvolta all’origine possono esserci anche banali infezioni sia dell’apparto digerente, sia della gola, molto diffuse soprattutto nei bambini con meno di 6 anni”.
Come capire se il dolore invece è causato dall’appendicite? Con il test del salto:
“Quando il bambino ha dolore addominale i genitori devono chiedergli di fare un salto o al limite una piccola corsa. Se il bambino riesce a fare il salto e a correre senza avvertire dolori acuti, si tratta di una forma piuttosto semplice, in caso contrario si dovrà avvertire subito il medico”.
Per aiutare i genitori a orientarsi quando sono alle prese con mal di pancia ‘misteriosi’, ecco dal pediatra uno schema che serve a capire la gravità del dolore addominale:
Il dolore addominale non è grave se è intermittente, cioè non dura mai più di mezz’ora e si alterna a periodi di benessere; inoltre se il bambino si agita e si contorce; e se è localizzato vicino all’ombelico.
Il dolore addominale è grave se dura ininterrottamente più di mezz’ora e si deve andare subito all’ospedale quando dura più di 6 ore. Il bambino sta fermo perché se si muove dice che ha più dolore, ha difficoltà a camminare, a scendere le scale, o dal letto, oppure, se lo fa, sta in una posizione rattrappita, proprio perché, negli altri casi il dolore si accentua. Infine c’è da allarmarsi più il dolore è lontano dall’ombelico.
Con l’appendicite ingrossata o infiammata, il paziente cerca da stare fermo. Al contrario il bambino che si contorce, si agita sul letto, non ha l’appendicite, ma la conferma si può avere con il test del salto.