Il mal d’auto colpisce anche i bambini. In realtà è un disturbo legato al movimento e all’ ipersensibilità del centro dell’equilibrio (labirinto), situato nell’orecchio interno che, in bambini predisposti, sollecita più del dovuto il sistema nervoso neurovegetativo. Ciò vuol dire che i medesimi disturbi possono essere anche causati dal “mal d’aereo” e dal “mal di treno” ma anche in seguito a movimenti rotatori del corpo o del capo. Anche gli eccessivi stimoli visivi possono causare questo disturbo.
Quali sono i sintomi? Il bambino può presentare pallore, sbadigli, sudorazione fredda, malessere, nausea talora seguito da vomito. Spesso dopo l’episodio di vomito si sente meglio. Come si può prevenire? Ecco i consigli degli esperti dell’Ospedale pediatrico Bambin Gesù
- Partite di buon ora quando il bambino ha ancora sonno;
- Adottate una guida tranquilla senza forti accelerazioni o decelerazioni specie in curva;
- Evitate gli odori forti (benzina, profumi, aria viziata ecc.)
- Fategli fare un piccolo spuntino prima del viaggio. Se il viaggio è lungo, fategli fare spuntini frequenti, con crackers o grissini.
- Evitate bevande gassate, ma date piccoli sorsi di bevande fresche quali acqua o thè
- Cercate di distrarlo, cantando, ascoltando musica o invitandolo a guardare davanti per riconoscere il colore delle macchine o il tipo di auto. Evitate che legga o utilizzi video giochi;
- Tenete l’ambiente fresco, aprendo un po’ i finestrini o utilizzando con moderazione l’aria condizionata;
- Fermatevi ogni 2-3 ore e, in condizioni di sicurezza, fategli fare qualche passo;
- Nei viaggi più lunghi, su prescrizione del pediatra, potete utilizzare farmaci specifici come il dimenidrinato che può essere somministrato mezz’ora prima della partenza sotto forma di capsule molli, e ripetuto dopo 4-6 ore in caso di viaggi lunghi, oppure come gomma da masticare da utilizzare quando compaiono i primi sintomi.
Una terapia “non convenzionale” che tuttavia spesso sortisce effetti positivi nel mal d’auto, è rappresentata dall’uso degli appositi braccialetti, che si basano sulla compressione del punto P6 della medicina cinese.