Nelle sale cinematografiche è appena sbarcato il film Ma come fa a far tutto? La storia di una mamma di due bambini che nonostante sia una donna in carriera riesce a ottemperare tutti gli impegni. Per l’occasione, Meetic la più grande community di single con 42 milioni di utenti in Europa e Moviemax, ha indagato tra i propri utenti sull’eventualità di gestire l’arrivo di un figlio e come concilierebbero vita privata e attività professionale.
Ebbene in una comunità di single in cerca dell’anima gemella il desiderio di maternità/paternità è molto forte: più dell’80%. Se il partner avesse già un figlio da relazioni precedenti, quasi la metà degli intervistati (45,9%) sarebbe entusiasta di conoscerlo, mentre un quinto(23,6%) lo accetterebbe (quasi) come un figlio suo.
La percentuale degli intervistati che non si accontentano di un figlio unico (46,4%) è di gran lunga superiore a chi dice che un figlio potrebbe bastare (36%). Il 18,7% degli intervistati si è mostrato del tutto disinteressato ad un progetto genitoriale; tra questi, un intervistato su due pensa di non essere la persona adatta a vivere questo tipo di esperienza, mentre il 44% lo considera un fattore di stress non indifferente. In pochi casi, invece, (4,6%) i bambini non piacciono o fanno perdere tempo (3,4%) .
Proprio come nel film l’arrivo di un figlio non vuol dire necessariamente abbandonare il lavoro. All’unanime gli intervistati non lo farebbere mentre solo lo 0,44% direbbe addio a mansioni professionali e colleghi motivando questa scelta per un 78,6% con i figli sono tutto e vanno seguiti nella loro educazione, e un 14,3% che avalla l’impossibilità di una gestione contemporanea di famiglia e professione.
Per un intervistato su dieci, la via della conciliazione è impraticabile perché troppo stressante. Per destreggiarsi al meglio tra ruoli e incarichi differenti, il 79,3% dei sostenitori di una ‘genitorialità nonostante tutto’, chiederebbe al proprio datore di lavoro orari più flessibili. Come nel film, anche la maggior parte del campione intervistato intervistato ricorrerebbe alla baby sitter. Per il 41,9% degli uomini e per i due terzi delle donne (66,7%) la tata è la figura di supporto migliore.
Per i single italiani vince comunque il sogno di una famiglia e solo l’8% pensa che la nascita di un figlio possa minacciare la coppia; il 77% circa del campione in occasione di un viaggio di piacere con il proprio partner porterebbe comunque con sé il bimbo. A conti fatti, avventurarsi in una tra le esperienze umane più travolgenti, quale è quella rappresentata dall’essere genitori, non è solo possibile ma anima tanto gli uomini quanto le donne, uniti nell’affrontare al meglio questa esperienza: quasi tutti gli intervistati (96,4%) conterebbero infatti sul partner, collaboratore indefesso nelle attività di tutti i giorni.