Da qualche anno a questa parte sono sempre più diffuse su tutto il territorio nazionale le cosiddette ludoteche, spazi, pubblici o privati, pensati a misura di bambino con finalità aggregative, ricreative, educative e culturali. La ludoteca infatti è un luogo destinato al gioco e al divertimento per bambini e ragazzi che al suo interno hanno la possibilità di fare esperienze di socializzazione e di gioco adeguate alla loro età.
Lo spazio all’interno della ludoteca è spesso suddiviso in funzione delle fasce di età e comprende, tra le altre cose, una zona morbida per i bambini più piccoli (fino a tre anni di età), zone attrezzate con tavoli e sedie per i più grandi e laboratori per le attività manuali ed espressive. Giochi, libri, materiali per creare, colorare, ritagliare, costruire la fanno da padrone in questo nuovo punto di incontro metropolitano.
La ludoteca infatti è spesso l’unica alternativa valida, per i bambini che vivono in contesti urbani, ai pomeriggi passati in casa a guardare la tv o a giocare con i videogiochi. Infatti, è triste dirlo ma è così, pare siano finiti i tempi in cui finiti i compiti si andava a giocare in cortile o nel parco giochi condominiale e si tornava a casa stanchi e sudati per aver rincorso tutto il pomeriggio una palla o un cerchio o avere giocato a nascondino.
Ecco quindi che le ludoteche assolvono quello che un tempo era il compito di cortili e oratori parrocchiali, offrendo ai bambini un luogo di riferimento e di incontro dove stare tutti insieme. A differenza dei tradizionali luoghi di aggregrazione, all’interno delle ludoteche operano educatori specializzati o comunque personale esperto nella gestione e nel coordinamento di gruppi di bambini.
I giocattoli spesso possono essere chiesti in prestito e le ludoteche pubbliche sono spesso collegate ad altri servizi territoriali (sociali, scolastici e ricreativi).