Nessuno di noi è perfetto, una giornata difficile capita un po’ a tutti, vuoi il lavoro, vuoi un’incomprensione o una serie di impegni stressanti. Insomma: essere nervosi e litigare con il proprio marito o compagno sarà successo a chiunque. Ma come comportarsi nel momento in cui in casa ci siano i bambini? Non è un mistero il fatto che i piccoli, di fronte mamma e papà che urlano, rimangano colpiti da tale situazione. Del resto anche noi siamo stati figli a nostra volta,ed allo stesso modo abbiamo avuto le medesime reazioni.
Non potrebbe essere altrimenti: il clima di serenità che solitamente regna in casa viene, per un attimo, sostituito da tensione. Insomma, si tratta di momenti che il bambino non riesce a spiegarsi e che, per questo, provocano in lui delle ansie. Secondo gli esperti non si dovrebbe mai litigare di fronte ai bambini. Episodi frequenti di litigi tra i genitori possono portare, alla lunga, allo sviluppo di un’autostima bassa nonchè a disagi di natura emotiva. Ciò, contrariamente a quanto si possa pensare, vale anche per i neonati.
Tra i “sintomi” più comuni dell’effetto di una litigata tra mamma e papà ci sono l’irritabilità del bambino che può sfociare in pianti o capricci o, nei casi estremi, nel fare la pipì a letto o nell’avere poco appetito rifiutando il cibo. Insomma, un clima teso è percepibile dai bimbi, nonostante non riescano a capire appieno cosa stia accadendo.
Quindi, in definitiva, sarebbe preferibile non litigare mai davanti ai bambini, nonostante le emozioni del momento possano spingerci a non frenarci. Nel caso in cui si sia ceduto alla rabbia derivante dalle incomprensioni con il proprio partner, sarà bene spiegare poi, al bimbo, una volta calmatesi le acque, che una lite possa anche accadere ma che costituisca un episodio occasionale, che le persone litighino di tanto in tanto ma non per questo smettano di volersi bene.
Photo Credit | Thinkstock
