Il bimbo è piccolo, possiamo dire tutto quello che desideriamo! Non è così. Anche se il nostro cucciolo ha poche settimane e sembra un bambolotto, ha antenne molto ben sviluppato. Probabilmente non sarà in grado di decifrare perfettamente parola per parola i discorsi, ma sarà in grado di assorbirne gli umori, le tensioni e il senso. Ecco quindi che diventa molto importante mettere dei filtri tra i bimbi e le eventuali discussioni di mamma e papà.
Secondo un recente studio, pubblicato sulla rivista Psychological Science, le litigate davanti ai bimbi piccoli sono ben riconosciute dai neonati, anche mentre sta dormendo, e ne alterano l’attività del cervello, con possibili effetti sul suo sviluppo. Non importa quindi che il piccolo sia appisolato, non bisogna mai esagerare davanti a lui.
Intendiamoci, è molto normale discutere e spesso durante i primi mesi può succedere con una certa frequenza. Ci sono a stanchezza da affrontare, le notti in bianco, la preoccupazione di non fare bene e l’eventuale senso di frustrazione. Poi, bisogna anche metabolizzare il fatto che la vita è totalmente cambiata e non sarà più come prima. Quindi don’t worry se ogni tanto dovesse subentrare qualche incomprensione con il partner: la coppia ha bisogno di essere tarata nuovamente.
È importante però non gridare, perché le urla potrebbero avere un impatto a lungo termine sullo sviluppo del cervello del piccolo. Non è la prima volta che uno studio abbia preso in analisi il rapporto molto conflittuale tra mamma e papà e la qualità del sonno dei neonati. Secondo questo studio, maggiore era la conflittualità della coppia, più il cervello del bebè risultava reattivo all’ascolto delle voci arrabbiate dei genitori.
I neonati non sono in grado di capire quindi cosa mamma e papà sia stiano dicendo, ma avvertono la rabbia e il loro cervello ne risente, con effetti sullo sviluppo e ovviamente sul carattere.
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