Quante volte durante l’inverno avete fatto i conti con i linfonodi ingrossati? Nei bambini è una situazione molto recente e tra gli 8 e gli 11 anni il tessuto linfatico aumenta fino a raggiungere il suo picco, per poi ridursi durante la pubertà. Come mai i linfonodi s’ingrossano? Non pensiamo subito a qualcosa di grave, potrebbe essere colpa di un’infiammazione batterica, per esempio da Staphylococcus aureus, Streptococcus, ma anche Citomegalovirus, Herpes simplex ed Epatite B.
Le nuove linee guida per la gestione delle linfoadenopatie che abbiamo presentato durante il Congresso di Palermo rappresentano uno strumento utile nella diagnosi e nel trattamento a domicilio e in ospedale del bambino con linfoadenopatia della testa e del collo ed hanno lo scopo di selezionare, alla luce delle migliori prove scientifiche disponibili, gli interventi più efficaci e sicuri per la gestione e le cure di queste patologie.
Ha spiegato la prof.ssa Susanna Esposito, Direttore dell’Unità di Pediatria ad Alta Intensità di Cura, Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico. Vediamo quindi quando bisogna preoccuparsi? Se il linfonodo, nella zona collo e ascellare, raggiunge il centimetro o il centimetro e mezzo all’inguine, si tratta di un’infezione nella maggior parte dei casi. Può trattarsi di qualcosa di potenzialmente maligna dopo i 3 cm.
Bisogna poi verificare sul corpo la presenza di eruzioni cutanee, che associati a febbre, tosse, rinite, ma anche graffi di animali potrebbero far pensare a un’infezione batterica. Come si curano? Di solito il medico provvederà a prescrivere una cura a base di antibiotico. Quali sono i sintomi, invece, che possono creare dei dubbi e far sospettare la presenza di un tumore? Linfonodi più grandi di 2/3 cm, costante aumento delle dimensioni nel corso di 2 settimane, mancata riduzione dopo un mese, mancata guarigione dopo 2/3 mesi. A questo si aggiungono eventuali alterazioni visibili con la radiografia del torace, presenza di febbre, perdita di peso e sudorazione notturna. Mi raccomando chiedete sempre un consulto medico al primo sospetto, male non fa.
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