La presenza di leucociti, o globuli bianchi, nelle urine è indice di una probabile infezione delle vie urinarie. I leucociti infatti sono cellule di diverso tipo che hanno il compito di difendere l’organismo dall’attacco di agenti patogeni quali virus, batteri e funghi. Quando entrano in azione significa che l’organismo ha messo in campo una reazione difensiva a uno di questi agenti e che, quindi, c’è o c’è stata un’infiammazione di varia natura.
I leucociti nelle urine sono molto comuni in gravidanza e un riscontro di questo tipo durante gli esami delle urine che si fanno di routine durante l’attesa di un figlio non deve spaventare la futura madre. Si tratta infatti di una probabile infezione delle vie urinarie passata o in atto che è proprio lo stato di gravidanza a determinare.
I cambiamenti del nostro corpo durante la gestazione ci espongono infatti al rischio di svilupparle più facilmente. Forse non tutte sanno che l’alta concentrazione di progesterone causa una diminuzione del tono muscolare dell’uretere, che collega il rene alla vescica. A causa della lassità dell’uretere la vescica si svuota con più fatica. Da qui l’accumulo di batteri patogeni che, non venendo espulsi efficacemente con la minzione, causano infiammazione.
La diminuzione del tono muscolare causata dal progesterone interessa anche l’intestino. Ne consegue la famigerata stitichezza e l’accumulo di batteri fecali nell’ultimo tratto dell’intestino che si spostano molto facilmente alla vescica e all’uretra. Anche il maggior peso esercitato dal bambino sull’apparato genito-urinario durante le ultime settimane di gravidanza può essere foriero di infezioni delle vie urinarie poichè ne causa il ristagno.
Prevenire e curare le infezioni urinarie in gravidanza è fondamentale, poichè se queste vengono trascurate possono causare la rottura del sacco amniotico e condurre a un parto prematuro. A scopo preventivo è utile bere molto, almeno due litri di acqua al giorno, mentre se linfezione si è già presentata il medico prescriverà una urinocoltura per individuare l’agente responsabile e prescrivere la cura più adeguata.