Nonostante il moltiplicarsi dell’offerta e il battage pubblicitario che accompagna i libri per bambini in formato digitale, i cosiddetti ebook, il 70 per cento dei genitori italiani preferisce leggere, o far leggere, ai propri cuccioli i cari libri di carta. A dirlo sono i dati di un sondaggio online presentato in occasione di Toc Bologna 2013.
Gli intervistati, un migliaio di adulti tra genitori, insegnanti e bibliotecari, sono tutte persone con un grado di istruzione medio-alto e dotati di una certa confidenza con le nuove tecnologie ma nonostante ciò la loro diffidenza verso i libri digitali rimane elevata. Gli ebook, infatti, ritengono, minacciano la creatività e l’autonomia nella lettura del bambino e, in più, lo privano dell’esperienza sensoriale e tattile legata alla lettura del libro.
Punto di vista più che condivisibile a mio avviso a proposito del quale gli esperti del settore, quello editoriale, ritengono di dover fare alcune precisazioni. Infatti, secondo Cristina Mussinelli, responsabile editoriale dell’Associazione Italiana Editori, se è vero che alla base di questo rifiuto troviamo una resistenza culturale dettata dall’adesione a certi stereotipi secondo i quali il libro digitale è una minaccia per il libro cartaceo è altrettanto vero che, parole testuali:
È importante far scoprire l’utilità del digitale che non sostituisce il libro cartaceo. I due supporti continueranno a convivere ancora per molto tempo. Quello che è certoè che non si può più pensare il mercato per segmenti nazionali, bisogna pensare in una logica globale, un ecosistema dell’editoria. I prodotti mantengono la loro qualità, ma sono declinati in tanti modi diversi.
In altre parole, il mondo cambia, l’offerta del mercato pure e tocca adeguarsi. Questo sarà anche vero, però mi prme far notare che il libro di carta ha una caratteristica che gli ebook non potranno mai ugugliare per quanto la tecnologia possa fare progressi: l’odore di libro. Una delle esperienze sensoriali più belle della vita, della quale ci si innamora subito, sin da bambini.
[Fonte]
Photo credit | Think Stock