Sentiremo spesso parlare di Leafie nei prossimi mesi e così ho deciso di segnalarvi questo cartone animato, che uscirà domani nei cinema italiani. Il titolo integrale è Leafie, una storia d’amore e racconta la storia di una gallina (la vedete nella foto) che coraggiosamente decide di diventare la mamma di un piccolo anatroccolo, rimasto senza genitori.
L’amore di cui si racconta non è quindi la solita storia romantica, tra un uomo e una donna (o in versione baby tra due animaletti), ma quello di un genitore verso il suo bambino. Diventare genitori è un atto di generosità (a volte), ma anche una presa di responsabilità, in qualsiasi modo accada. Adottare deve essere una bellissima esperienza, seppur molto complicata.
Non ci sono solo le difficoltà di interagire e creare un legame con un bimbo che può avere alle spalle un vissuto pesante, ma anche il timore un domani di essere rifiutati, di sentirsi abbandonati per il mito dei genitori naturali. E allora sorge il dubbio: meglio dire al bambino dell’adozione subito o aspettare domani? Non c’è una regola, sicuramente non bisogna però aver paura di questa realtà, che se affrontata nel modo giusto si supera più facilmente.
Con Leafie impariamo davvero qualcosa in più sull’amore materno, sulla complessità dell’adozione, soprattutto quella di carattere internazionale, ma anche sulla meraviglia di quest’avventura. Madre non si diventa partorendo, madre non si diventa portando un bambino per nove mesi nella pancia, ma il miracolo avviene quando per la prima volta si ha l’opportunità di stringere tra le braccia il proprio piccolo.
È un cartone animato per i bambini, ma anche per i genitori che hanno bisogno di una parola in più, soprattutto se stanno affrontando il lungo e faticoso viaggio dell’adozione. In Corea (dove è stato prodotto) e in Cina, è già campione d’incassi superando anche Kung Fu Panda 2. La realizzazione, come racconta l’Adnkronos, è durata sei lungi anni, ma è davvero un piccolo capolavoro, pieno di poesia e di romanticismo.