Si parla spesso di Hiv e di Aids, ma sono numerose non solo le persone che non ne conoscono la differenza, ma che non si proteggono da questo virus. Risultato? L’infezione continua a essere diffusa e in molti casi può passare al feto o al neonato, durante l’allattamento. Per fortuna, la ricerca è sempre attiva e sembra essere stata scoperta una proteina del latte materno in grado di proteggere i neonati di madri sieropositive dal contrarre il virus dell’Hiv durante l’allattamento.
A darne la notizia sono gli esperti della Duke University Medical Center (Usa). La proteina in questione si chiama Tenascin-c o Tnc ed era già conosciuta per avere un ruolo nella guarigione delle ferite, ma non se ne conoscevano le proprietà antimicrobiche. Questa sostanza, presente nel latto, è capace di neutralizzare il virus Hiv e proteggerebbe i neonati esposti al rischio di infezioni durante l’allattamento. I ricercatori hanno così spiegato, secondo quanto riporta il Corriere:
La proteina è efficace nel catturare e neutralizzare le particelle virali legandosi specificamente all’Hiv una proprietà che fornirebbe una protezione diffusa contro l’infezione. E’ probabile che la Tnc agisca in concerto con altri fattori anti Hiv presenti nel latte materno. Quindi servono ulteriori ricerche per esplorare questa nuova possibilità.
Esistono ovviamente già dei farmaci per impedire la trasmissione, ma non tutte le donne positive incinte fanno il test e meno del 60 percento assume delle terapie preventive in gravidanza. È una situazione diffusa in Occidente, ma lo è ancor di più nei Paesi Poveri, dove l’Aids è più comune dell’influenza.
Gli ultimi dati Unicef del 2011 dimostrano che ci sono 330 mila bambini nel mondo che hanno contratto l’Hiv durante la gravidanza o l’allattamento al seno da madri sieropositive. Ecco quindi che davvero diventa vitale sviluppare nuove terapie, sensibilizzare gli adulti sul rischio che si corre nell’avere rapporti non protetti.
Photo Credit | ThinkStock