Con il nome di latte artificiale, o latte formulato, si indica l’alimento che sostituisce il latte materno nella dieta del bambino. Questo viene prodotto a partire dal latte vaccino, equilibrato nei suoi componenti principali (proteine, grassi e zuccheri) e addizionato di ferro, acidi grassi essenziali e vitamine, di cui di per sè è carente, allo scopo di renderlo maggiormente adatto alle esigenze nutrizionali del bambino e alle sue capacità digestive.
Mentre durante i primi mesi di vita del piccolo il pediatra consiglierà il latte di partenza (quello sulla cui confezione è riportato il numero 1), a partire dal sesto mese di vita questo dovrà essere sostituito con il latte di proseguimento (numero 2 sulla confezione), anch’esso ottenuto da latte vaccino modificato in funzione delle maggiori capacità digestive del piccolo oltre che delle sue nuove necessità nutritive, tenuto conto che lo svezzamento è già iniziato.
Anche durante lo svezzamento il latte deve continuare ad essere parte integrante della dieta del bambino che dovrebbe consumarne una quantità pari a mezzo litro al giorno; tuttavia, dal compimento del primo anno di età il latte di proseguimento andrebbe sostituito con il latte di crescita, pensato per bambini da 12 a 36 mesi e caratterizzato anch’esso da un contenuto più equilibrato di proteine, grassi e zuccheri e addizionato di ferro, oligoelementi e vitamine.
Volendo però la mamma può già propendere per il latte vaccino, a patto però di seguire alcune semplici indicazioni: il latte di mucca infatti può essere somministrato al bambino diluito per un terzo in acqua (in modo da diminuirne il contenuto proteico e renderlo maggiormente digeribile) ed è preferibile che sia fresco pastorizzato ed intero. Dopo il primo anno di vita la quantità di latte che il bambino dovrebbe bere ogni giorno diminuisce, passando da 500 ml a 300 ml e, volendo, si può cominciare a fargli prendere confidenza con la tazza abbandonando progressivamente il biberon.