L’assunzione dell’astice o degli altri frutti di mare implica una lieve esposizione al metilmercurio durante la gravidanza e può causare problemi di iperattività e deficit di attenzione nei bambini, ma allora nei 9 mesi si deve o no mangiare pesce o frutti di mare?
Il pesce può fare sia bene che male durante la gravidanza. Infatti se, da una parte, contiene elementi nutritivi che fanno bene alla mamma ed al bambino, come ad esempio gli acidi grassi essenziali omega 3 che favoriscono lo sviluppo cerebrale del feto; dall’altro possono esporre la mamma ad unacontaminazione di mercurio, di cui ormai molti pesci sono pieni. E secondo alcuni recenti studi anche una lieve esposizione al metilmercurio nelle donne in stato interessante può causare negli anni seguenti problemi diiperattività o deficit di attenzione (ADHD) nei bambini.
Ed allora come ci si deve comportare? Le autorità sanitarie come l’FDAamericana o la US Environmental Protection Agency consigliano alle donne in attesa di limitare il più possibile il consumo di pesce durante i nove mesi per non esporre il bambino al rischio di avere problemi durante la crescita. I ricercatori della Boston University School of Public Health hanno realizzato uno studio sul rapporto tra il consumo di pesce durante la gravidanza, che è stato pubblicato sulla rivista Archives of Pediatrics & Adolescent Medicine.
I ricercatori hanno analizzato i dati relativi ad un gruppo di bambini nati tra il 1993 ed il 1998, confrontando i livelli di mercurio riscontrati nei capelli delle mamme incinte e l’assunzione di pesce in gravidanza con i comportamenti dei bambini legati all’ADHD ad 8 anni. I ricercatori stravolgono in un certo modo tutto quello detto finora:
“In questo studio di coorte prospettico sulla popolazione, i livelli di mercurio nei capelli sono stati costantemente associati con i comportamenti correlati all’ADHD, tra cui disattenzione e iperattività o impulsività. Abbiamo anche scoperto che un maggiore consumo prenatale di pesce è stato invece protettivo per questi comportamenti“.
Quindi, anche se l’esposizione al metilmercurio è considerata un fattore di rischio e può portare questi problemi nei bambini, mangiare più di 2 volte a settimana il pesce durante la gravidanza può essere “protettivo nei confronti della stessa sindrome“.
Ed aggiungono i ricercatori:
“In sintesi, questi risultati suggeriscono che l’esposizione al mercurio prenatale è associata a un più alto rischio di comportamenti correlati all’ADHD, e il consumo di pesce durante la gravidanza è associato a un minor rischio di questi stessi comportamenti. Tuttavia, anche una singola stima per la combinazione di questi effetti benefici contro gli effetti dannosi nei confronti del consumo di pesce non è possibile con questi dati. Questi risultati sono coerenti con una crescente letteratura che mostra il rischio di esposizione al mercurio e i benefici del consumo materno di pesce sullo sviluppo del cervello del feto, e sono importanti per le raccomandazioni dietetiche per le donne incinte“.