Ieri vi abbiamo parlato dello sviluppo del linguaggio nel bambino; oggi approfondiremo una delle tappe di tale prodigioso percorso cui già avevamo fatto cenno, ovvero la cosidetta lallazione che fa la propria comparsa intorno al 4°- 5° mese di vita quando il bambino comincia ad emettere le prime sillabe e a ripeterle in serie. Anche in questo caso importante tenere presente che ogni bambino ha i propri tempi e quindi questo tipo di attività verbale può fare la propria comparsa anche più tardi senza che questo debba rappresentare una preoccupazione per mamma e papà.
Nonostante i suoni emessi durante la lallazione non abbiano un significato reale, questa è molto importante per lo sviluppo delle capacità comunicative del bambino poiché, attraverso le variazioni del ritmo e del tono con le quali vengono prodotti, diventano funzionali alla espressione di stati d’animo quali gioia, dolore e rabbia. In realtà però il piccolo comincia la lallazione solo in maniera casuale, quando cioè scopre non solo che riprodurre un suono può essere piacevole di per sè, ma può anche servire ad attirare l’attenzione gioiosa e giocosa di tutti coloro che lo circondano.
Un bambino dell’età di 5-6 mesi che produce un suono come ma-ma-ma o pa-pa-pa non si rende quindi ancora conto che questo rappresenta un richiamo per la figura materna piuttosto che paterna, ma comprende appieno come la sua ripoduzione costante crei gioia nei genitori che credono di poter ravvisare in queste sillabe prodotte in modo del tutto casuale un primo riconoscimento della propria vigile e affettuosa presenza nella vita del piccolo.
È stato inoltre dimostrato come la lallazione sia un’attività fondamentale anche per lo sviluppo senso-motorio del bambino: non è un caso se questa si sviluppa insieme al movimento ritmico di alcune parti del corpo come le manine. Allo stesso tempo è proprio a partire da questa fase che il bambino comincia a prendere gusto nell’interazione con l’adulto e con l’ambiente che lo circonda, proprio a partire dalla scoperta delle conseguenze delle proprie azioni verbali e non verbali.
Inoltre il piccolo inizia ad avere consapevolezza della coloritura emotiva del linguaggio degli adulti e a distinguere approvazioni e divieti.