Ci sono delle notizie davvero agghiaccianti che ci fanno riflettere su quanto sia malata la società in cui viviamo. Oggi in vendita si trova anche il kit per l’aborto fai da te. Una pubblicità con una dottoressa sorridente e una serie di scritte in inglese che recitano: niente rischi medici, niente complicazioni, niente conseguenze future e privacy assoluta. Come se abortire fosse una vacanza last minute in un posto esotico.
In che cosa consiste questo kit? Una quantità di pillole (poche singole pillole o un’intera confezione), da acquistare con carta di credito che vengono recapitati a casa in 5 giorni lavorativi. Il costo non supera i 180 euro. È davvero allucinante ed è pericolosissimo per la salute. Non siamo qui a dare giudizi etici sull’aborto: ognuno è libero di fare quello che crede. L’unica cosa importante è che se si sceglie di interrompere la gravidanza bisogna farlo facendosi assistere da un medico e possibilmente in una struttura ospedaliera garantita.
La prima a lanciare l’allarme sul fenomeno è stata la Procura di Genova. Che nel 2013 ha avviato tre inchieste parallele e che cinque mesi fa ha arricchito i propri fascicoli con la testimonianza di una giovane donna di 17 anni che è andata all’ospedale San Martino a causa di un’emorragia anomala. E ha confessato tutto ai medici. Ha ingoiando nove compresse di Cytotec in 24 ore il suo utero si era contratto fino a collassare in una lenta emorragia interna. I medici le hanno salvato la vita per un soffio.
Ci spiace dirlo ma questo è anche il risultato del dilagare di medici obiettori e di una legge che purtroppo non garantisce la donna, ma solo le posizioni etiche dei dottori, rispettabili, però assurdi all’interno di strutture etiche, soprattutto se le donne pur di abortire si ritrovano ad acquistare pillole pericolosissime attraverso il web.
Photo Credits | Shutterstock / Bohbeh