Perdere l’utero o le ovaie ci fa sentire un po’ meno donne. È ovvio che non è uno stato fisico a determinare la femminilità di una persona, ma il fatto di perdere una parte importante di noi, magari prima di aver avuto un bambino o in giovane età non è sicuramente un’esperienza che si riesce ad affrontare con leggerezza. Una donna su 5 a 50 anni ha giù subito l’asportazione chirurgica dell’utero e in oltre la metà delle over 50 vengono asportate anche le ovaie.
Il motivo? Si ricorre all’isterectomia in caso di fibromi, ma anche a causa di un sanguinamento uterino eccessivo. Secondo l’Equipe dell’Unità Operativa di Ginecologia dell’Istituto Clinico Città Studi (ICCS) di Milano si può intervenire con un trattamento meno invasivo in modo ugualmente efficace. Si tratta dell’isteroscopia. In che cosa consiste? È una tecnica che permette di intervenire sull’utero, risolvendo molte patologie ed evitando traumi eccessivi, riducendo il dolore postoperatorio e alcune complicanze. Questo tipo di intervento, in alcuni casi, se svolto da medici molto esperti, può essere fatto anche in ambulatorio e senza anestesia.
Con tale tecnica nell’ 85% dei casi si eliminano i flussi mestruali in eccesso, senza necessità di ricorrere all’asportazione dell’utero. Anche quando tuttavia non è possibile correggere le patologie all’origine del sanguinamento anomalo o dell’infertilità e quindi è necessario asportare l’utero, vengono utilizzate tecniche mini-invasive, come l’isterectomia laparoscopica o vaginale. Cosa significa? Significa evitare il taglio tradizionale sulla pancia, con un decorso postoperatorio molto migliore e minori complicanze.
Ha spiegato Massimo Luerti, responsabile dell’Unità Operativa di Ginecologia dell’Istituto Clinico Città Studi (ICCS), puntualizzando che nella maggior parte dei casi in questo modo è possibile conservare le ovaie e il collo dell’utero. Purtroppo l’asportazione – in alcune situazioni– può contribuire all’insorgere di problemi, come influenzare negativamente le funzioni urinarie, intestinali, ma anche l’intimità delle coppie. Le donne che si presentano agli ambulatori dell’ICCS sono signore nel 90 percento dei casi in età fertile, con problemi di infertilità e spesso sanguinamento uterino in eccesso. Solo nel 10 percento dei casi vengono sottoposte a isterectomia.
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