L’Istat ha appena diffuso i dati relativi all’anno 2015 ed i dati emersi, come spesso accade, non possono che far riflettere. Per quanto riguarda le nascite, in particolare, sarebbero 485.780 i bimbi nati da gennaio a dicembre 2015, con una significativa diminuizione di ben 17mila neonati rispetto al 2014.
Sarebbero i genitori italiani a contribuire al calo, nonostante lo stesso accada nelle coppie formate da un cittadino italiano ed uno straniero. Da questi sono nati 385.014 bimbi, con una diminuizione di oltre 95 mila in meno negli ultimi sette anni. Ma anche le nascite dei figli di genitori entrambi stranieri non sarebbero aumentate: nel 2015 sono scese a 72.096. In generale continua il calo della natalità nel Paese: rispetto al 2008, lo scorso anno sono nati 91mila bambini in meno. Un bambino su 5, al Nord è straniero.
140mila sono stati, invece, i bambini nati da coppie non sposate nel corso del 2015. Tale dato rappresenta il 28,7% del totale della nascite registrate, con una maggiore incidenza al Centro-Nord, quì superano il 31%.
Cresce, ancora, anche il numero delle mamme over 40: l’8,3% dei bimbi nati nel 2005 sarebbe stato partorito da una donna con più di 40 anni. Il 10,3%, invece, da una mamma giovane, con età inferiore ai 25 anni.
Dai dati diffusi dall’Istituto di statistica emergono delle non indifferenti diversità legate alla provenienza. Nel Mezzogiorno si diventa mamma relativamente presto: le under 25 sono l’11,1% al Sud ed il 13,4% nelle Isole.
A crollare è anche il numero medio di figli per donna, che in Italia sarebbe pari, oggi, ad 1,27 figli contro l’1,94 delle madri straniere.
Un cenno meritano, infine, i nomi più diffusi che, nel 2015, sono stati Francesco per i maschietti e Sofia per le femminucce. In quanto ai bimbi stranieri quelli più utilizzati sono Adam, Youssef, Rayan. Per le bambine, invece, Sara.
Crollo delle nascite: minimo storico dall’Unità di Italia
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