Il ciuccio è uno strumento indispensabile, specie durante i primi mesi di vita del bambino. Aiuta i neonati a calmarsi simulando il riflesso innato della suzione contribuendo a conciliare il sonno. Dovrebbe, tuttavia, essere utilizzato con moderazione, non dandolo al bambino sempre e comunque già al primo pianto senza prima sincerarsi della natura dello scontento onde evitare che il bambino possa diventarne dipendente. Non solo: l’utilizzo eccessivo del ciuccio potrebbe portare alcuni disturbi quali un’irritazione o la dermatite da ciuccio.
L’irritazione da ciuccio è uno dei risvolti della medaglia. Questa non è altro che un’infiammazione del cavo orale che non è raro si manifesti in seguito ad un utilizzo prolungato del ciuccio da parte dei bambini. Potrebbe essere causata dal materiale del succhietto, specie nel caso in cui il bimbo sia sensibile alla gomma, al caucciù o al silicone, oppure all’utilizzo prolungato.
L’irritazione da ciuccio può manifestarsi anche con la comparsa di macchie rosse o piccoli tagli ai lati della bocca. In questo caso potrebbe trattarsi di dermatite da contatto dovuta proprio al ciuccio in se. La cura migliore sarebbe quella che ne vede l’eliminazione, che non rappresenta sicuramente una passeggiata, specie nel caso in cui il bambino si ostini a chiederlo. Altra possibilità sta nel cambiare il ciuccio prediligendo un materiale diverso da quello utilizzato fino ad allora.
Nel caso in cui, invece, si sia in presenza di una dermatite atopica sarà bene rivolgersi ad un dermatologo il quale è in grado di prescrivere la cura farmacologica adatta. Solitamente può risultare di grande aiuto l’assunzione di probiotici e fermenti lattici. Niente paura, dunque, si tratta generalmente di un disturbo che con qualche piccolo accorgimento si cura senza troppe difficoltà.
A questo proposito vi consiglio la lettura di “Qual è il miglior ciuccio per i neonati?”, ” Togliere il ciuccio: ecco quando e come fare” e “dermatite da pannolino: come alleviare l’irritazione“.