L‘ipertrofia delle adenoidi è un problema molto frequente nei bambini ed inizia di solito verso i 3 anni. Le adenoidi sono costituite da tessuto linfatico e si trovano dietro al naso, nel cavo rinofaringeo. Quando le adenoidi aumentano di volume, possono insorgere diversi tipi di patologie conseguenti proprio all’ingombro del tessuto ipertrofico:
- Il sintomo più caratteristico dell’ipertrofia adenoidea è la difficoltà respiratoria nasale, specie notturna, del bambino. Se la notte il bambino russa, ha un sonno molto disturbato, lamenta incubi notturni e spesso fa la pipì a letto potrebbe soffrire di questa patologia.
- Si notano otiti ricorrenti: lateralmente al cavo rinofaringeo si trovano infatti gli orifizi tubarici, che mettendo in comunicazione diretta il cavo rinofaringeo con l’orecchio medio, permettono il mantenimento della giusta pressione aerea e il drenaggio delle secrezioni, dall’interno dell’orecchio medio. In caso di ostruzione tubarica, come avviene nell’ipertrofia adenoidea, l’aria dell’orecchio medio diminuisce facendo collassare la membrana timpanica e favorendo l’accumulo di secrezioni patologiche che possono causare infezioni ripetute a carico dell’orecchio.
- Viene diagnosticata una cattiva crescita del massiccio facciale con ovalizzazione del palato e possibile successiva deviazione del setto nasale, restringimento dell’arcata dentaria superiore e spostamento in avanti dei denti anteriori e superiori (aspetto quasi caratteristico del bambino adenoideo). Infatti i bambini che soffrono di adenoidi spesso devono anche farsi curare da un ortodontista pediatrico.
- Un ultimo fenomeno correlato alla presenza delle adenoidi nei bambini e’ la cosiddetta voce nasale. L’asportazione delle adenoidi, ricostituendo nel cavo rinofaringeo il normale spazio come cavita’ di risonanza, modifica il timbro della voce del bambino restituendole sonorita’ e colore.
Verso i 12-14 anni le adeonidi si atrofizzano ma nei bambini in cui la sintomatologia è molto evidente è bene valutare dai 3-4 anni la situazione clinica in cui esse rappresentano un ostacolo nel periodo di maggior crescita cranio-facciale del bambino e nel periodo di acquisizione del linguaggio.
Queste sono le indicazioni cliniche correnti per l’adenoidectomia sono:
- Adenoiditi o sinusiti ricorrenti, rinorrea (scolo di muco dal naso);
- Respirazione orale forzata, episodi di apnea notturna, russamento, disturbi del sonno, enuresi notturna (pipì a letto), sonnolenza diurna;
- Disturbi della crescita e del comportamento, anomalie nella crescita dentale/facciale (ovalizzazione del palato – deviazione del setto nasale);
- Difficoltà di alimentazione ed anomalie nel linguaggio (voce nasale).
L’operazione chirurgiaca deve essere effettuata da specialisti in otorinolaringoiatria, per l’intervento è prevista l’anestesia generale e il bambino non dovrà pernottare in ospedale; entrerà la mattina e uscirà nel pomeriggio.
L’unico rischio dell’operazione riguarda la possibilità di eventuali emorragie, un rischio che comunque è piuttosto raro e si attesta sull’1% degli operati.
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