Siamo giunti al ormai al periodo dell’anno in cui si avverte il picco stagionale dell’influenza. Tra gennaio e febbraio sono tante le persone che devono fare i conti con i malanni di stagione e purtroppo sono soprattutto i bambini ad essere coinvolti.
L’influenza stagionale nei bambini ha infatti raggiunto un numero importante in questo periodo, per loro purtroppo è più semplice contagiarsi perché si è costantemente a contatto con altri bambini in un luogo chiuso come la scuola.
Come prevenire l’influenza
Infatti si noterà come da un bambino malato, ecco che vengono coinvolti gli altri bambini della classe ed a volte sembra essere veramente un’epidemia. In questo caso bisognerebbe quindi fare molta più attenzione, là dove possibile, per evitare che il contagio possa avvenire in maniera così rapida. Se i bambini sono molto piccoli, quindi parliamo di asilo, risulta essere più complicato riuscire ad evitare che l’influenza stagionale non si diffonda con una certa rapidità.
Qui infatti i piccoli non sono in grado di fare attenzione alla possibilità di un contagio, non si riesce a mettere in atto nessun tipo di misura preventiva, come evitare il contatto diretto con gli altri, lavarsi sempre le mani e così via. Alla fine le regole di prevenzione sono sempre le stesse, quelle che abbiamo imparato a memoria durante la pandemia, ma con i più piccoli non sono semplici da mettere in atto.
Sintomi dell’influenza stagionale nei bambini
Innanzitutto è bene capire quali siano i sintomi dell’influenza stagionale nei bambini, che poi risultano essere praticamente gli stessi anche negli adulti. Si noterà in primis la classica febbre, questa farà scattare immediatamente l’allarme nei genitori, poi il piccolo mostrerà mal di testa, tosse, mal di gola, raffreddore ed in alcuni casi possono esserci anche disturbi gastrointestinali come vomito e diarrea.
Se si nota una febbre persistente è bene contattare subito il pediatra, anche perché quest’influenza stagionale risulta essere piuttosto aggressiva soprattutto nei bimbi al di sotto dei 4 anni, con tanti piccoli che si ritrovano ad essere ricoverati per bronchiolite. Bisogna quindi non sottovalutare l’influenza nei bambini perché purtroppo può sfociare in bronchite, creando problemi ancora maggiori.
Come detto in precedenza sarebbe il caso di prevenire il contagio, soprattutto se il bambino è piuttosto piccolo, evitando di portarlo per qualche giorno all’asilo e soprattutto che venga a contatto con persone che hanno mostrato qualche sintomo influenzale. In questi è opportuno preservarli, anche se significa isolarsi per diversi giorni. Purtroppo le scuole sono covi di microbi, germi, batteri e virus, in un attimo ci si può ammalare.