Per molti genitori, l’inizio dell’asilo è una tragedia: non solo per i problemi di inserimento, perché il bambino potrebbe piangere e rifiutarsi di allontanarsi da casa, ma anche per le svariate infezioni, soprattutto respiratorie, a cui va incontro nel frequentarlo.
Ma quando tali infezioni sono fisiologiche e quando invece la loro frequenza dovrebbe destare preoccupazioni?
Portare il bambino all’asilo lo renderà spesso ammalato: il suo sistema immunitario “vergine” non ha ancora incontrato i germi normalmente presenti nell’ambiente e non ha quindi costituito la memoria necessaria per combatterli. Il sistema immunitario dei bambini minori di 10 anni non è ancora ben formato e pertanto fa parte del suo standard destino di sviluppo l’essere affetto da diversi virus e batteri.
Secondo il pediatra Pier Angelo Tovo, presidente della Società Italiana di Infettologia Pediatrica, un numero di circa sei o sette infezioni per ogni anno scolastico è perfettamente normale e non bisogna preoccuparsi eccessivamente: tosse, raffreddori e influenze sono i più abituali accompagnatori della crescita di ogni bambino e, anzi, i problemi potrebbero sorgere proprio se tali accompagnatori non ci fossero: anche per questo i bambini che frequentano l’asilo si ammalano meno alle elementari.
Quindi, come dicevano le nostre nonne davanti alle costipazioni dei nipoti: sono tutti anticorpi! e l’uso di medicinali e di antibiotici è sconsigliato nella maggior parte dei casi.
I pediatri della nuova generazione sono infatti piuttosto concordi nel ritenere che spesso un pò di pazienza e, semmai, farmaci asintomatici, in grado di alleviare i fastidi del bambino, siano sufficienti, in quanto l’antibiotico potrebbe sortire l’effetto contrario e generare paradossali resistenze alla guarigione.
In generale è bene sapere che bisogna preoccuparsi quando le infezioni interessano sempre lo stesso organo, provocando rischi per la crescita sana del bambino, ma anche quando quest’ultimo non riesce a riprendersi presto e a recuperare le forze dopo i 4-5 giorni standard di convalescenza, se ad esempio la tosse persiste o le ricadute sono troppo ravvicinate.