Forse non tutti sanno che non è sempre possibile risalire alle cause dell’infertilità di coppia. Non sempre infatti la scienza medica è in grado di rispondere agli aspiranti genitori che dopo aver tentao invano di concepire un figlio in modo naturale si rivolgono agli specialisti per cercare di capire le ragioni che impediscono loro di vedere realizzato il desiderio di avere dei figli. E’ questa la cosiddetta infertilità idiopatica.
Si parla di infertilità idiopatica o infertilità senza causa quando una coppia non riesce ad avere un bambino ma non vi sono ragioni mediche in grado di spiegare la loro impossibilità a concepire. In questi casi, cioè, tutte le analisi cliniche di routine relative a numero e motilità degli spermatozoi, concentrazione di progesterone, eventuali ostruzioni delle tube, distorsioni anatomiche della cavità uterina, malattie genetiche ecc. sono nella norma.
Per queste coppie la condizione di infertilità può essere ancora più frustrante perchè in assenza di una causa accertata si complica il percorso che conduce all’individuazione di possibili trattamenti e quindi alla realizzazione del desiderio di avere un figlio. Uno spiraglio però sembra aprirsi grazie ad uno studio condotto alla Queen University di Belfast da un team di ricercatori coordinato dalla dottoressa Sheena Lewis.
Lo studio, i cui risultati definitivi sono stati pubblicati su Reproductive Medecine Online, si è basato su un campione di 239 coppie affette da infertilità idiopatica. Secondo la Lewis nell’80 per cento dei casi la spiegazione dell’impossibilità a concepire risiedeva in una grave danno al DNA degli spermatozoi alla cui entità sono legate anche le probabilità di riuscita di eventuali trattamenti di fecondazione assistita.
Se un danno, precisa la Lewis, inferiore o pari al 15 per cento degli spermatozoi può essere ritenuto normale anche in uomini fertili, una percentaule superiore al 25 per cento è già da considerarsi abbastanza elevata; al punto da inficiare l’efficacia di eventuali trattamenti.
[Fonte]
Photo credit | Think Stock
1 commento su “Infertilità senza causa, forse trovata una possibile spiegazione”