Quando una coppia cerca di avere un bambino ma questo non si decide ad arrivare è sempre bene rivolgersi a un medico per valutare l’eventuale presenza di un problema di fertilità, soprattutto se la coppia fa tentativi mirati da ormai un anno. Non è detto che si tratti di un problema grave perchè anche una banale infezione a volte può frapporsi fra noi e il desiderio di avere un figlio. Proprio per questo motivo è importante sottoporsi a una vista medica e fare alcuni accertamenti. Ma quali esami prescriverà il medico alla donna che ha difficoltà a concepire? Vediamoli dopo il salto.
Se state tentando di avere un bambino ormai da diversi mesi ma proprio non riuscite a rimanere incinta per prima cosa è necessario che fissiate un appuntamento con il ginecologo. Questi farà una visita e quindi, con tutta probabilità, farà alcune domande a voi e al vostro partner per avere un quadro preciso della vostra storia clinica.
Quindi eseguirà o prescriverà alcuni accertamenti di routine: un’ecografia pelvica per analizzare la morfologia dei genitali interni e il tampone vaginale per individuare l’eventuale presenza di infezioni soprattutto la Chlamydia. Il medico potrà anche prescrivere i dosaggi ormonali, mediante i quali si valutano i livelli sia degli ormoni coinvolti nell’ovulazione, sia degli ormoni tiroidei (progesterone, prolattina, TSH, FSH, LH, estradiolo, FT3, FT4).
Rientrano invece tra le analisi di secondo livello l’isterosalpingografia, che viene eseguita per valutare più approfonditamente la morfologia di utero e tube con un mezzo di contrasto, e l’esame endoscopico. Quest’ultimo viene eseguito quando il medico sospetta la presenza di polipi, fibromi o aderenze e consiste nel visualizzare la cavità uterina attraverso un endoscopio a fibre ottiche introdotto per via trans vaginale.
E’ fondamentale che alla prima vista di controllo con il ginecologo sia presente anche il partner perchè venga valutata la storia clinica di entrambi.
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