L’incontinenza urinaria in gravidanza (incontinenza gravidica) colpisce il 10 per cento delle donne in dolce attesa, il 30 per cento delle quali continua a lamentare il disturbo anche dopo il parto. Nella maggior parte dei casi l’incontinenza gravidica sparisce senza bisogno di particolari cure entro un anno dalla nascita del bambino, mentre un buon 10 per cento delle donne che ne sono affette invece non riesce a liberarsi di questo sgradevole problema neppure trascorso questo tempo.
A dichiararlo al Corriere della sera è Antonella Biroli, fisiatra dell’Ospedale San Giovanni Bosco di Torini e membro della Fondazione Italiana Continenza. Le cause dell‘incontinenza durante la gravidanza possono essere molteplici, spiega ancora la fisiatra: il peso del bambino e fattori ormonali cui si aggiunge lo stiramento subito da nervi, legamenti e muscoli del pavimento pelvico durante il parto da cui deriva il permanere del disturbo.
Cosa fare quindi per porre fine a questa situazione, fonte di innumerevoli disagi, oltre che, diciamolo pure di imbarazzo e di frustrazione? Il rimedio, ribadisce la Biroli, è senz’altro rappresentato dalla riabilitazione del pavimento pelvico praticata con risultati otevoli in Italia da più di venti anni. Obiettivo degli esperti è fare in modo che tutte le donne possano accedervi più facilmente di quanto non accada attualmente.
Utile, aggiungiamo noi, anche svolgere autonomamente alcuni esercizi mirati come gli esercizi di Kegel dei quali vi avevamo già parlato qualche tempo fa.
Se volete vedere la video intervista della dottoressa Biroli al Corriere della sera, seguite il link: video intervista
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