Quanto avete atteso la prima parola e soprattutto che emozione quando avete udito un goffo “mamma” o un “papà” (che in molti casi assomiglia a un “pappa”). Nel primo anno di vita i bambini attraversano una fase molto speciale, chiamata pre-linguistica durante cui sono in grado di comprendere ciò che gli viene detto, ma non il significato delle parole.
So che può sembrare un po’ contorta ma il bambino, attraverso il tono della voce dei genitori, capisce se una cosa è bene o male, ma non è in grado di elaborare il significato della singola parola. Sono stati moltissimi gli studi relativi a questa evoluzione e molti esperti hanno elaborato tesi diverse: c’è chi, in passato, ha sostenuto che i neonati comprendano anche la grammatica. Ciò che risulta però più plausibile è che fino a 9 mesi, il piccolo attraversi una fase detta pre-linguistica.
Questa fase, come abbiamo anticipato, è caratterizzata dal fatto che i bimbi sono in grado di comprendere i suoni della lingua nativa (distinguono le parole), ma non di elaborare i singoli significati. È un po’ come se capissero il concetto in modo generico e questo dipende sicuramente anche dal tono con cui è accompagnata la frase. I bebè compiono comunque un percorso di apprendimento progessivo e naturale. Entro i due anni, infatti, imparano a pronunciare almeno 25 parole.
Queste parole di solito riguardano gli oggetti o le cose che fanno parte della loro vita, quindi il cibo, i genitori, i giocattoli e gli animali. Questo è quanto ha scoperto una ricerca intitolata Language Development Survey che ha contato i vocaboli. Attenzione 25 è il numero minimo perché tranquillamente sono in grado di arrivare a 350. Bisogna quindi fare molta attenzione se il piccolo ha difficoltà in questo percorso di apprendimento, perché potrebbe nascondere qualche problema, come la sordità o la dislessia, disturbi che possono condizionare la sua vita. Per avere dei parametri, un bimbo con crescita nella media conosce circa 150 parole, bisogna preoccuparsi se sta sotto le 50.
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