Il caso di Denise Pipitone è ancora irrisolto, ma nuove luci accendono la speranza di poterla ritrovare. La scomparsa di Denise, risale al lontano settembre del 2004: la bambina stava giocando insieme ai suoi cuginetti davanti casa della nonna, quando all’improvviso si persero le sue tracce. Da diciassette anni, sua madre Piera Maggio, non perde la speranza di ritrovare sua figlia, anche se tutte le piste percorse, non hanno portato al suo ritrovamento.
Nuovi luci sul caso, vengono accese da Olesya Rostova, una ragazza russa di vent’anni, che ha partecipato ad una trasmissione russa “Lasciali parlare”, nella quale, ha dichiarato di essere stata rapita da bambina e di essere cresciuta in un istituto. Olesya è in cerca della sua famiglia: l’avvocato di Piera Maggio, Giacomo Frattizza, s è immediatamente messo in contatto con gli avvocati della giovane Olesya, la quale si è immediatamente sottoposta al test del DNA. L’emittente televisiva russa però, non ha voluto svelare immediatamente i risultati del test, nonostante le pressioni arrivate dalla Procura di Mazara del Vallo.
Gli avvocati delle parti, hanno raggiunto un accordo, secondo il quale, i risultati saranno comunicati in forma privata alle parti, e poi svelati durante la trasmissione, il prossimo 7 aprile 2021. La madre di Denise, Piera Maggio, si dichiara fiduciosa di poter ritrovare sua figlia. Intanto, si fanno delle ipotesi sulla possibile somiglianza tra Olesya e Denise -come potrebbe essere adesso, all’età di 20 anni circa- e la madre Piera Maggio; somiglianze nella fisionomia, nel taglio degli occhi, nel modo di corrugare la fronte e persino nelle espressioni; ma la somiglianza non è tutto. Si attendono con ansia i risultati e in particolare la comunità di Mazara del Vallo e la famiglia di Denise, attendono di sapere, se questa terribile storia, sta concludersi con un epilogo felice.
Il caso di Denise, ha fatto molto rumore e per anni, sono state seguite le piste più diverse, ma tutte, si sono rivelate fallimentari: l’ipotesi che la sorellastra, figlia del padre naturale di Denise, l’avesse rapita per astio, il reato di favoreggiamento di cui fu accusato il fidanzato di quest’ultima, il pentito che rivela di aver rapito e ucciso Denise Pipitone, e ancora i numerosi avvistamenti, in Italia, in Tunisia, e in diverse altre parti del mondo, che purtroppo, non erano altro che un buco nell’acqua.
Stavolta, il caso potrebbe essersi risolto, Denise è Olesya? E’ questa la domanda che sta tenendo tutti con il fiato sospeso.