Il bambino fa i capricci con il cibo, cosa fare?

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Non è assolutamente inusuale ritrovarsi a fare i conti con un bambino che fa i capricci durante i pasti, anzi è un comportamento normale durante la sua crescita, ma qui la differenza la fa il genitore.

Saper gestire questo periodo di crisi, più per i genitori che per il piccolo, è fondamentale per garantire una crescita sana al bambino. Il periodo peggiore risulta essere sicuramente quello dai due ai tre anni, quando il bambino inizierà a sentirsi più indipendente ed autonomo, ma è anche il momento in cui ci sono proprio i primi cambiamenti legati all’alimentazione.

bambino capricci

L’alimentazione non deve essere costrizione per il bambino

Sappiamo come un neonato venga approcciato al mondo dei sapori intorno al sesto mese, periodo dello svezzamento, qui si inizia a fargli assaporare cibi diversi, anche più solidi e quello che conta è coinvolgerlo totalmente nella varietà alimentare. Questo può essere un periodo non semplicissimo per molte mamme, ma è fondamentale mostrarsi sempre serene e casomai proporre più volte un alimento che non apprezza, senza però insistere.

L’atteggiamento non deve essere quello di costrizione, il bambino dovrà sentirsi libero durante il pasto, ma è chiaramente possibile che un alimento non sia proprio di suo gradimento. Come accennato in precedenza è dai due anni che solitamente il bambino inizia più a fare i capricci con il cibo, qui non bisogna mai mostrarsi spazientiti, arrabbiati e sconfortati se non vengono apprezzate le varie pietanze proposte.

Come comportarsi quando il bambino fa i capricci con il cibo?

Sicuramente però una buona abitudine potrà essere quella di mangiare insieme, qui infatti il piccolo sarà incuriosito da ciò che mangiano i genitori e soprattutto vedere come loro si approcciano al cibo. In questa fascia d’età i bambini tendono ad emulare tutto ciò che vedono intorno a loro, se quindi hanno di fronte persone che mangiano sano, mostrando entusiasmo ogni qual volta si hanno di fronte verdure o cibi comunemente meno apprezzati dai più piccoli, ecco che il loro atteggiamento cambierà.

Costringere i bambini a mangiare alcuni cibi non è sicuramente il giusto modo per aiutarli a superare questa fase più capricciosa con gli alimenti. Può essere quindi consigliabile far prendere loro le varie iniziative a tavola, non imboccandoli più e soprattutto renderli partecipi dei nostri pranzi e delle nostre cene. Sicuramente non è semplice far coincidere i tempi, di solito un bambino ha orari differenti, ma bisogna provare anche questa strada se si vuole risolvere la “problematica”. Mangiare sano e farlo tutti insieme a tavola è il primo passo per educare al meglio i nostri figli, soprattutto ad instaurare un rapporto salutare con il cibo.

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