Ieri abbiamo parlato dell’igiene intima dei bambini e di come vada insegnata fin da subito, un po’ come se fosse un gioco. Questa regola vale per l’igiene in generale. In assoluto il punto del corpo che deve essere lavato più spesso sono le mani con cui, soprattutto i piccoli, toccano davvero di tutto e di più. È molto difficili fermarli per tempo durante il gioco. Per tutelare la loro salute, bisogna insegnargli a lavare le manine.
Come fare? Intanto potrebbe essere un gesto da compiere insieme. Come ricordo sempre, non c’è metodo educativo migliore che non sia dare il buon esempio. In aiuto ai genitori arriva anche una nuova campagna “La salute di mano in mano”, promossa dalla Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS). Questo progetto fa parte delle iniziative dell’Organizzazione delle Nazioni Unite e dell’UNICEF per la Giornata Mondiale della pulizia delle mani.
È un’idea che coinvolgerà moltissimi bambini (per l’esattezza 20 mila) frequentanti le scuole elementari (circa mille classi in tutta Italia). L‘obiettivo è quello di insegnare l’importanza dell’igiene. Purtroppo le principali infezioni si passano proprio attraverso il contatto e questo problema potrebbe ridursi drasticamente con un piccolo gesto, che porta via davvero cinque minuti. Pensate che secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, risciacquare con acqua e sapone le mani potrebbe diminuire del 30% le gastroenteriti e del 40% le infezioni respiratorie.
La salute di mano in mano prevede di arrivare nelle classi con materiale informativo e tanti giochi per avvicinare i bambini a questa tematica. Ci saranno cruciverba, giochi enigmistici, schede didattiche, poster, ma anche Manopoli, un’originale versione del famosissimo gioco. Infine, ci saranno anche degli incontri tra i docenti delle Scuole Primarie con i pediatri delle sezioni regionali SIPPS, per spiegare agli insegnanti come trasmettere le informazioni e l’importanza di quest’abitudine, spesso molto trascurata anche dagli adulti.