Mi sono ispirata al famoso libro della psicoterapeuta di origine inglese Asha Phillips, I no che aiutano a crescere, per dare il titolo al mio post perchè oggi voglio riflettere insieme a voi su quanto sia importante dare dei limiti ai nostri figli imponendo loro, oltre che precise regole, anche dei divieti. Ho un figlio di due anni e so molto bene quanto a volte sia difficile per noi genitori contenere un bambino di questa età negandogli ciò che chiede con risolutezza e quanto sia facile cadere nella tentazione di cedere e concedergli ciò che vuole pur di mettere fine a un comportamento che ci snerva o ci imbarazza (mi riferisco alle classiche scene al supermercato, ad esempio).
Certo questa è una via facile da percorrere; dai al piccolo ciò che chiede e smetterà di strillare, ma credo che non bisogni essere degli esperti per capire quanto questo possa rivelarsi dannoso, a breve e lungo termine, per lo sviluppo dei nostri figli. I “no” infatti oltre ad avere una funzione educativa e di protezione della salute del piccolo, svolgono un ruolo fondamentale per un sano sviluppo psichico: solo se al bambino non verrà concesso tutto infatti sarà in grado di imparare a fare leva sulle proprie risorse per superare le difficoltà e tollerare le frustrazioni che la vita adulta ci impone, nonchè a cercare soluzioni alternative ai propri problemi.
I no inoltre, seppure vengono percepiti dal bambino come ingiustizie e causano il suo disappunto e persino la sua rabbia, sono indispensabili per farlo sentire protetto, al sicuro, per fare dei genitori i suoi punti di riferimento principali. I divieti dovranno però essere coerenti e ragionevoli: guai a negare qualcosa a un bambino e a cedere in un secondo momento perchè esasperati dalle sue veementi proteste.
So che a volte sembra impossibile, ma fermezza e coerenza, insieme a una buona dose di dolcezza, potranno aiutarci afronteggiare i capricci dei nostri figli.
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