Sarà capitato a tutti i genitori di dire, almeno una volta, una bugia ai propri figli, per qualsiasi ragione. Non vogliono mangiare? Non vogliono stare buoni? Non vogliono fare la nanna? C’è sempre una ragione per spingerli a fare ciò che vorremmo ricorrendo, spesso, ad una “menzogna”. Ma attenzione perchè, se fino ad ora si credeva che i bimbi sviluppassero la capacità di riconoscere le bugie a partire dai 4 anni di età, ciò potrebbe non essere più vero.
Ciò è emerso a seguito di uno studio condotto dall’Università dell’Illinois Urbana-Champaig e pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas). In seguito allo stesso sarebbe stato provato come i bambini piccolissimi riconoscano le bugie degli adulti, e ciò a partire da soli due anni.
Per comprovarlo si è ricorso a dei test basati sul modello di Sally-Ann, opportunamente modificati per i piccoli destinatari. Ebbene, in base a tali test si sarebbe riscontrato come i piccoli siano in grado di riconoscere quando le parole non corrispondano ai pensieri di chi le pronunci.
Nello specifico, il test iniziale prevede che un soggetto, chiamato Sally, nasconda una biglia in una stanza. Successivamente, a sua insaputa, la biglia viene spostata ed ai bimbi viene chiesto dove Sally possa trovarla. Il test utilizzato, invece, prevede una mela al posto della biglia ed il fatto che i bimbi non assistano al momento in cui questa venga nascosta. Rimane, invece, invariata la parte in cui la mela venga spostata all’insaputa di Sally.
Al momento della fatidica domanda, ovvero dove Sally possa cercare la mela, i bimbi hanno risposto correttamente, nonostante Sally pensasse diversamente. Da tale comportamento si evincerebbe come i piccoli siano in grado di capire quando gli adulti mentano.
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