Bambini scambiati alla nascita? Una paura che forse qualche mamma si porta dietro per averne letto sui romanzi, per qualche film sull’argomento e, purtroppo, anche per alcuni episodi realmente accaduti (ricorderete forse il caso di Mazara del Vallo, nel 2000). Oggi succede dell’altro: ad essere scambiati, in una superclinica della fertilità di Hong Kong, sono stati infatti non i bambini ma gli embrioni di due donne.
Il terribile errore è accaduto presso il Victory Art Laboratory, un prestigioso Centro per il trattamento dell’infertilità che annovera tra i suoi pazienti anche diverse celebrità del luogo: come riferisce la BBC, gli ovuli di una donna sono stati prelevati e fecondati in vitro, ma gli embrioni sono stati poi impiantati nella donna sbagliata. I responsabili della clinica, accortisi dell’errore, hanno provveduto immediatamente all’espianto degli embrioni, che non sono stati più utilizzati: detto in altri termini, la donna ha dovuto abortire.
Ovviamente, la clinica si è scusata pubblicamente per il clamoroso errore, e le due donne coinvolte stanno ricevendo, oltre ad un risarcimento economico, anche un supporto psicologico.
Il Consiglio Governativo sulle Tecniche di Riproduzione umana, ovvero l’ente cinese che si occupa delle tutela dei diritti umani connessi alle cure per la fertilità, ha deciso comunque di non prendere provvedimenti contro la clinica, in quanto, spiegano i dirigenti del Centro, si è trattato di un errore umano e non di una falla del sistema: il responsabile sarebbe infatti un giovane embriologo che ha omesso di leggere l’etichetta sulla provetta contenente gli embrioni fecondati, prima di introdurli dell’utero, finendo così per sbagliare.
Questa precisazione non è però bastata alle altre pazienti della clinica, che sono rimaste molto turbate dall’accaduto, soprattutto quelle che, grazie proprio alle cure qui ricevute, sono in procinto di partorire o hanno già avuto un bambino. Il tarlo del dubbio si è fatto strada in maniera diffusa e condivisa, tanto che alcune mamme hanno annunciato sul web che ricorreranno al test del DNA per accertarsi che il bambino sia effettivamente, biologicamente, loro figlio.
Ed è a questo proposito che vi propongo una riflessione: premesso che, per capire davvero certe situazioni, bisognerebbe trovarsi a viverle direttamente (e non c’è da augurarlo a nessuno), ma se una cosa del genere capitasse a voi? Se aveste portato in grembo, partorito e cresciuto un bambino, e poi ci fossero simili dubbi sull’effettivo legame biologico tra voi, vorreste saperlo? O sareste capaci di chiudere gli occhi, in nome dell’amore che comunque provate per lui, e ignorare (o, almeno, fare finta di ignorare) il problema? Riterreste giusto inseguire la verità a tutti i costi, o preferireste non rischiare di trovarvi di fronte ad un esito troppo doloroso da affrontare? Ma poi, affrontare come?
Dopo 9 mesi in grembo e dopo averlo partorito…è mio figlio a tutti gli effetti! Forse farei il test x informarmi sui genitori biologici e avi, se x caso hanno malattie gravi che potrebbero comparire in futuro anche al mio pargoletto.