Andare in macchina con il pancione fino al termine della gravidanza per molte donne è una necessità, magari perché i servizi sono lontani da casa, non ci sono i mezzi pubblici, si hanno altri figli da accompagnare a scuola o dove serve. Purtroppo, però, secondo uno studio condotto da un gruppo di scienziati della University of Toronto pubblicato sulla rivista ‘Canadian Medical Association Journal, la gestazione è legata a un aumentato rischio di essere coinvolti in seri incidenti automobilistici.
Per quale motivo? Ci sono dei sintomi, come nausea, affaticamenti, insonnia e un aumento della distrazione che portano a errori mentre si è alla guida. Aggiungiamo la fatica a far manovra (soprattutto per voltarsi indietro), l’ingombro del pancione e magari qualche contrazione (anche solo preparatoria).
Durante l’indagine sono state studiate più di 500mila donne, che nei tre anni precedenti allo studio sono state coinvolte in circa 7mila incidenti. È emerso che nel secondo trimestre di gravidanza, le donne erano state coinvolte in 757 incidenti, per una media di 252 al mese. Il rischio maggiore durante la parte centrale della gestazione si attestava intorno al 42 percento. Dal quarto al settimo mese, è il momento in cui ci si sente meglio, ma purtroppo i disturbi sono dietro l’angolo e a volte improvvisi.
Considerate che la gravidanza non è una malattia e fate benissimo a girare anche in macchina. La vita deve continuare normalmente in questi nove mesi. È bene però fare molta attenzione, evitare i momenti di stanchezza e soprattutto farsi coccolare. E per coccolare vuol dire farvi accompagnare negli spostamenti, evitare di fare inutili fatiche e mettervi in pericolo, magari restando coinvolte in incidenti seri.
Ricordiamo poi che le cinture vanno comunque indossate. Secondo l’art. 172 del Codice della strada, sono esonerate solo le donne in gravidanza con rischi particolari, se in possesso di un certificato medico (da portare sempre con sé in auto) del proprio ginecologo che attesti il pericolo derivante dall’uso delle cinture.
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