Guidare in gravidanza non solo è permesso, ma nel caso di gravidanze non a rischio può essere effettuato addirittura fino al nono mese. Ovviamente ciò non vuole essere un invito a prendere la macchina in qualsiasi occasione ma, nel caso in cui siate abituate a girare in auto per le varie faccende quotidiane oltre che per andare a lavoro, non dovrete abbandonare l’idea.
Ovviamemente, a seconda del periodo di gestazione, dovranno essere prese le dovute accortezze, così che durante il primo trimestre, caratterizzato dai primi fastidiosi malesseri quali nausee e stanchezza, sarà bene evitare di mettersi alla guida da sole o in quei giorni in cui proprio si stenti a riprendersi. Ciò premesso nulla vieta di guidare nel caso in cui la gravidanza sia esente da complicazioni.
Particolari accorgimenti dovranno essere presi, invece, a partire dal sesto mese, dal quale il feto non sarà più così protetto dal liquido amniotico. Dal sesto mese in poi, infatti, chi voglia mettersi alla guida potrà farsi accompagnare da un passeggero.
Fondamentale sarà sempre indossare la cintura di sicurezza, ma messa nella maniera corretta ovviamente, ovvero ponendo la fascia trasversale tra il seno e la pancia, mentre l’altra, quella che rimane bassa, proprio sotto il pancione. Così indossata svolgerà il proprio compito senza dare vita a problemi o fastidi. Nel caso in cui non riusciate proprio a sopportarla potrete acquistare gli appositi cinturini premaman.
A proposito della cintura, la normativa in merito parla chiaro: la cintura in gravidanza va sempre indossata a meno che non si sia in presenza di un certificato medico rilasciato dal proprio ginecologo certificante un concreto pericolo per il feto o per la futura mamma. Nel caso in cui siate alla guida, infine, cercate di mantenere la schiena il più dritta possibile ed una distanza dal volante di circa 25 centimetri.
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