Torniamo a parlare di ferite. Dopo i nostri consigli, sicuramente utili ai traumi di piccola entità, focalizzaiamo l’attenzione suoi nuovi protocolli terapeutici di uno degli ospedali pediatrici più avanzati d’Europa, sicuramente fiore all’occhiello del Sistema Sanitario Nazionale Italiano: il Bambino Gesù di Roma.
Lacerazioni provocate da morsi di animali soprattutto da parte dei cani; ferite e ustioni causate da scoppi o da esplosioni che si verificano troppo spesso negli ambienti domestici; da traumi stradali, perfino autolesioni, cicatrici e ulcere da pressione – le cosiddette piaghe da decubito – che costituiscono il 50% del totale
Il nuovo protocollo è un approccio multidisciplinare che vede l’interconnessione di diverse figure, come il neurologo, il fisiatra, il neuroriabilitatore, lo psicologo, il chirurgo pediatra, il chirurgo plastico e gli infermieri altamente specializzati.
Questo permette di trattare con tecnologie all’avanguardia e protocolli terapeutici avanzati ogni tipo di lesione cutanea complessa che interessi bambini e ragazzi, per un’assistenza a 360° dei piccoli pazienti. L’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, primo in Italia ad aver attivato processi organizzativi complessi di approccio al wound care pediatrico (con lo scopo di offrire una risposta di salute all’esigenza di limitare e – nel migliore dei casi – eliminare i segni di una ferita o l’effetto di una patologia complessa), gestisce un flusso di circa 600 consulenze l’anno e negli ultimi 5 anni ha trattato quasi 1000 lesioni cutanee complesse.
L’eccellenza dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e le esperienze a livello nazionale e internazionale del Centro è stato condiviso con esperti provenienti da tutto il mondo in occasione del “First International Symposium Pediatric Wound Care” che si è tenuto pochi giorni fa presso la Pontificia Universitas San Tommaso D’Aquino (Largo Angelicum, 1 – Roma).
Tra i temi della tre giorni scientifica, interamente dedicata al bambino e a tutte le sue diverse età, le ulcere da pressione e la loro prevenzione, le ustioni, le ferite complesse, la rigenerazione dei tessuti e la ricerca, la terapia delle cicatrici e l’approccio chirurgico.
1 commento su “Guarire le ferite dei bambini: nuovi protocolli terapeutici”